Albenga. “L’ANPI di Ceriale concorda appieno con le considerazioni dell’ANPI di Albenga sulla polemica che il sig. Ciangherotti si ostina periodicamente a riattizzare con il comune di Albenga in merito all’acquisto di un cane antidroga presso un canile che ha raggiunto una certa notorietà ostentando simboli chiaramente nostalgici-fascisti”. Non si placa la polemica sull’ormai celebre “cane fascista” rifiutato dal sindaco Giorgio Cangiano: a intervenire questa volta, in difesa dell’amministrazione, è il presidente dell’ANPI di Ceriale Dino Morando.
“Ciò che più amareggia in questa vicenda – scrive Morando – è che negli ultimi tempi nella nostra Provincia c’è un rigurgito di apologia del fascismo che ogni tanto rispunta mascherato da ricerca storica, pacificazione, cristianesimo… come l’uso degli alunni delle scuole elementari ad Altare durante la commemorazione per il 25 Aprile o la riesumazione della scritta fascista a Roccavignale riproposta con la valenza originale… Tutto questo in un particolare momento in cui i partigiani ancora presenti tra noi sono veramente pochi e avvertono con sconforto che il loro sacrificio sia quasi stato inutile e talora deriso”.
“E poi – conclude – non si può mettere sullo stesso piano il fascismo italiano che fu l’origine del fascismo europeo e che tragicamente governò per oltre 20 anni come sappiamo, con il partito comunista italiano che mai fu al governo del nostro Paese”.