Magliolo. Si chiamano Gringo e Giove e sono i due cani molecolari arrivati questa mattina a Magliolo per mettere il loro straordinario fiuto al servizio delle ricerche di Luca Catania, il carabiniere di 46 anni scomparso da casa da ieri mattina.
I due cani, di razza bloodhound, fanno parte delle Unità cinofile molecolari del centro carabinieri cinofili di Firenze, guidate dal colonnello Gianfranco Di Fiori. Gringo e Giove, soltanto ieri, hanno portato a termine con successo la ricerca di un imprenditore di 72 anni, Piero N., che si era allontanato dalla sua casa di Sesto Fiorentino dopo aver lasciato un messaggio preoccupante ai familiari. Grazie ai carabinieri a quattro zampe, gli stessi che avevano partecipato anche alle ricerche di Yara Gambirasio, l’uomo è stato ritrovato in un parco di Prato.
I cani molecolari, grazie ai loro 4 miliardi di recettori olfattivi, lavorano seguendo “odori” che gli permettono di fiutare le “molecole umane” corrispondenti a distanza di chilometri. Per questo il primo step di ogni loro ricerca passa attraverso l’analisi di “campioni di odori” appartenenti alla persona scomparsa. Prima il loro conduttore gli fa annusare le mani, quelle che terranno gli oggetti da analizzare, dando il comando “no” proprio per fargli capire che quello non è l’odore da seguire.
A quel punto il cane molecolare annusa gli ogetti e i vestiti appartenenti allo scomparso (nel caso di Luca Catania hanno annusato le sue scarpe di servizio e altri effetti personali) per memorizzare la traccia da seguire. Una volta individuata la “pista” da seguire l’animale la “punta” e conduce le squadre di soccorso alla ricerca dello scomparso.
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