Vado Ligure. Una mattinata ad alta tensione quella vissuta davanti ai cancelli di Tirreno Power a Vado Ligure dove si è svolta l’ennesima manifestazione di protesta, con lavoratori e sindacati che hanno parlato a chiare lettere di vere e proprie minacce da parte dell’azienda ai turnisti in caso di un mancato ingresso alla centrale vadese.
“Nessuna minaccia o intimidazione secondo quanto riportato dai sindacalisti, il direttore della centrale ha semplicemente ricordato la legge e la procedura sui servizi pubblici essenziali e che la mancata operatività dei turnisti avrebbe provocato uno stop delle attività della centrale e quindi problemi sul fronte dell’erogazione dell’energia elettrica, tutto qui” riferiscono dall’azienda.
“In caso di un mancato ingresso sarebbero scattati inevitabilmente i provvedimenti nei confronti dei turnisti, come prevede la normativa” aggiunge l’azienda. [tag name= “tirreno power”]
Tuttavia, nonostante il clima di grande tensione e i rapporti sempre più difficili tra azienda e sindacati, Tirreno Power prova lo stesso a gettare acqua sul fuoco: “Noi siamo disponibili alla trattativa e a ragionare sulle procedure di mobilità, inevitabili a seguito del piano industriale che era stato già presentato e che aveva sancito la fine della produzione a carbone”.
L’azienda resta anche alla finestra sul fronte di un possibile nuovo piano industriale per l’area vadese dal quale dipendono anche i nuovi possibili ammortizzatori sociali per i lavoratori, così come attende conferme sul riconoscimento dello status di crisi per l’area savonese da parte del Governo: tutto dipenderà dal prossimo e decisivo incontro al Mise del 22 settembre.
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