16 settembre

A Savona scade l’ultima rata della Tari, poi sarà caccia ai “furbetti”

Con la cancellazione di Equitalia si aprirà un altro capitolo; si dovrà reperire un nuovo soggetto per la riscossione

palazzo sisto comune

Savona. Savonesi con le mani nei portafogli perché domani, 16 settembre, scade il pagamento dell’ultima rata della Tari, la tassa sui rifiuti. Secondo un’elaborazione del Comune dovrebbe essere versata una cifra che si avvicina ai 5 milioni di euro, ma per le statistiche dello stesso municipio non verrà raggiunta. E’ previsto che l’8 per cento della cifra attesa non verrà incassato nemmeno quest’anno. Scatterà dunque la caccia all’evasore per far quadrare i conti in un Comune che, come altrove, si trova in sofferenza. Bilanci che sono costantemente monitorati dall’assessore Silvano Montaldo: nelle prime due rate di aprile e di giugno sono stati incassati circa 9 milioni di euro.

E così dopo il 16 settembre, per chi non si sarà messo in regola, verranno avviate le procedure di riscossione con l’invio di una serie di notifiche agli evasori, poi si passerà alle maggiorazioni e, infine, il passaggio della pratica a Equitalia.

È una situazione classica già vissuta negli anni precedenti: c’è chi paga regolarmente le tasse e quelli che non le pagano, ma che alla fine finiscono nelle maglie dei controlli e sono costretti a pagarne di più. Dopo le ingiunzioni e gli eventuali solleciti previsti dalla legge, in caso di mancato pagamento, infatti, si potrà addirittura procedere al fermo amministrativo dell’automobile o al pignoramento di crediti presso terzi. I furbetti dunque sono avvisati. Poi con la cancellazione di Equitalia si aprirà un altro capitolo. Per Savona e non solo si vivrà un passaggio delicato. Dovranno essere avviati bandi di gara per trovare soggetti da incaricare alla riscossione.