Savona. I lavori di restyling dei giardini, lo spostamento del mercato e l’ipotesi del nuovo carcere. Sono questi alcuni dei temi toccati dall’assessore al commercio di Savona Ileana Romagnoli durante il suo sopralluogo nella centralissima piazza del Popolo.
Durante il suo giro, l’assessore ha avuto modo di confrontarsi coi commercianti che hanno attività che affacciano direttamente sulla piazza e con gli esponenti del “Comitato per piazza del Popolo” circa i problemi e le prospettive future della stessa area, nella quale sono in corso alcuni interventi di sistemazione e manutenzione.
Il sopralluogo dell’assessore Romagnoli fa seguito a quelli effettuati qualche giorno fa da diversi suoi colleghi di amministrazione: “La nostra idea – spiega – è quella di andare là dove ci sono i problemi. Inizialmente avevamo pensato di partire dalle aree più periferiche, dove generalmente si registrano le maggiori criticità. Oggi, invece, siamo in piazza del Popolo, che si trova in centro. Ma è proprio da qui che ci sono arrivate diverse richieste di intervento e quindi venire in piazza del Popolo era giusto e necessario”.
Durante il suo giro, come detto, Romagnoli ha parlato “col comitato, che ci ha chiesto informazioni circa i lavori che stanno interessando la piazza. E’ un progetto che ci siamo trovati e che stiamo cercando di portare a termine nel modo migliore, anche basandoci sulle segnalazioni che ci arrivano dai residenti e commercianti”.
“Dopo anni di lettere e mail e finalmente qualcuno è arrivato e ci dà ascolto – osserva Gabriela Caviglione, presidente del comitato dei commercianti di piazza del Popolo – Abbiamo instaurato un buon rapporto di comunicazione con l’assessore Romagnoli e il vice sindaco Arecco e l’assessore Santi. Ci stiamo interfacciando con loro per cercare di capire quale sarà lo sviluppo dei lavori sulla piazza. L’obiettivo è capire che cosa verrà dopo. E’ importante che la piazza venga bella, che vengano rispettati tutti i dettami dal punto di vista tecnico, ma occorre fare un discorso anche su ciò che verrà dopo e su ciò che si deciderà di fare di questa piazza. E’ un’ottica aziendale di quello che è un investimento pubblico. L’obiettivo è usarla per scopi commerciali, ma più in generale occorre restituire la piazza ai cittadini ed evitare che sia farla più essere un ghetto di persone che non usufruiscono dei luoghi in modo corretto”.
Un tempo piazza del Popolo era il cuore pulsante della città: vi si trovava la stazione ferroviaria, era il capolinea di molti autobus e i suoi giardini e vie limitrofe ospitavano i banchi del mercato del lunedì. Ora la stazione si trova dall’altra parte del Letimbro e tante corriere terminano la loro corsa altrove: “La perdita della stazione è stata un duro colpo – conferma Romagnoli – Lo spostamento della movida nella zona della Vecchia Darsena ha fatto sì che questo che una volta era davvero il cuore pulsante della città si trovasse in una posizione decentrata. Occorre intervenire, ma bisogna farlo dappertutto. Con i commercianti stiamo lavorando all’elaborazione di un planning delle attività da effettuare il prossimo anno. E’ opportuno cercare di spalmarle il più possibile su tutta la città, in modo che nessuno resti escluso”.
Oggi invece la piazza soffre di diversi problemi: “Prostituzione, accattonaggio e una concentrazione di malavita nella zona dei chioschi – dice ancora Caviglione – Questo porta ad un impoverimento del tessuto commerciale della zona: la gente non ci passa più perché ha paura. C’è stato detto che è un disagio solo percepito, ma questo ha portato a tante chiusure di attività, mentre altre stanno facendo davvero fatica ad andare avanti. Quello che noi vorremmo fare è riqualificare la zona ed eliminare questo disagio percepito e far sì che le persone possano usufruire della piazza per passaggio e luogo di incontro”.
Stazione, autobus e ora anche il mercato pare destinato ad andare altrove: “Questo è un grosso problema – conviene Romagnoli – Lo spostamento del mercato dai giardini e dalle vie limitrofe alla zona del parcheggio avvenuto negli anni ’70 sarebbe dovuto essere temporaneo, ma è diventato definitivo. Avendo un’area così ampia il numero dei banchi è passato da 170 a oltre 280, che è un’enormità. Noi vorremmo fare l’operazione opposta, ma dobbiamo valutare cosa sia il meglio per città. Al momento di redigere i bandi per il mercato, dovremo capire in quali aree comunali collocare i banchi. Negli incontri che abbiamo avuto con i commercianti delle vie limitrofe, in tantissimi ci hanno chiesto di poter ospitare gli ambulanti. In passato era visto come un’attività spuria, oggi come una risorsa”.
“Lo spostamento del mercato sarebbe un disastro – aggiunge Caviglione – Non è solo la piazza che beneficia della presenza dei banchi, ma tutto l’indotto e le famiglie che vivono nelle vie limitrofe. Il lunedì è diventato l’unico giorno in cui c’è una giornata di respiro dal punto di vista commerciale. Spostare il mercato sarebbe distruggere il tessuto e trasformare le aree circostanti in una terra di nessuno. L’ipotesi ventilata è quella di riportare i banchi dall’area del parcheggio alla zona dei giardini e nelle vie limitrofe e questo potrebbe essere davvero un bene come dice l’assessore Romagnoli”.
E ora l’ultima ipotesi è quella di costruire il nuovo carcere in piazza del Popolo: “Non è una scelta nostra – sottolinea Romagnoli – Probabilmente arriva da qualcuno che guarda le città dall’alto con Google Maps e non ha mai visto Savona”.
Al termine del suo giro, Romagnoli ha lanciato una richiesta ai commercianti: “Savona ha perso tanto. Non è più una città industriale e non è più tante altre cose. Quando ho ricevuto la delega alle attività produttive e al commercio ho capito di avere in mano il futuro di Savona, visto che tutto passa attraverso questi due settori. Quello che vorrei è che tutti lavorassimo insieme per rilanciare la città. Basta ai particolarismi e agli egoismi. Siamo al centro di una zona turistica: dobbiamo impegnarci per rendere Savona la città del commercio”.










