Savona. E’ stata forse una mail aperta con troppa leggerezza o per distrazione ad infettare parte dei computer che compongono la rete informatica del comune di Savona.
Secondo il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Andrea Delfino, alcuni Pc di Palazzo Sisto sarebbero stati infettati da una delle tante varianti di CryptoLocker, un virus che infetta i sistemi Windows criptando i dati contenuti sull’hard disk. Per potersene liberare e vedere i propri dati decriptati, la vittima è costretta a versare una sorta di “riscatto”.
Di prassi, CryptoLocker si presenta come un allegato di posta elettronica apparentemente lecito e inoffensivo che sembra provenire da istituzioni legittime. Per questo motivo le vittime aprono i files con relativa sicurezza. Dopo poco, però, il computer viene infettato.
Alcuni computer del municipio di Savona pare siano andati incontro a questa stessa sorte, almeno stando al racconto del consigliere comunale che si è sentito dare questa motivazione quando ha chiesto delle copie di un documento che, proprio per via del virus, era impossibile avere.
Qualche addetto ha evidentemente aperto un allegato mail infetto e così il virus ha preso rapidamente possesso del Pc e di tutti i dati in esso contenuti. Ma non solo: i computer di Palazzo Sisto sono “in rete”, cioè sono tutti collegati tra loro (in questo modo i vari utenti possono condividere dati, documenti e informazioni molto più rapidamente e senza bisogno di inviarsi i dati tramite supporto rigido o via mail). Cryptolocker è strutturato in modo tale da cercare e trovare tutte le connessioni di rete e criptare tutti gli altri apparati connessi anche da remoto. Non uno solo, quindi, ma più Pc sono stati colpiti dal virus.
Sempre secondo il M5S l’episodio avvenuto in questi giorni sarebbe l’ultimo di una serie di tre o quattro casi: a favorire il propagarsi del virus sarebbe stata l’assenza di firewall, antivirus e altri software studiati appositamente per evitare questo genere di problemi.