Assenze

Regione, Toti e Giampedrone disertano il consiglio: protesta della minoranza

I due amministratori non hanno potuto presenziare a causa di alcuni impegni istituzionali

consiglio regionale

Regione. “Nuova stagione, vecchie abitudini. Al consiglio di apertura dopo la pausa estiva, l’assente assessore Giampedrone non si premura di lasciare le deleghe e, in questo modo, impedisce la trattazione di importanti interrogazioni che lo riguardano, alle quali è tenuto a rispondere per rispetto dei lavori d’aula e della cittadinanza che aspetta risposte”.

Lo denuncia Alice Salvatore, portavoce del M5S in Regione, di fronte all’assenza del presidente della Regione Giovanni Toti e dell’assessore Giacomo Giampedrone alla riunione del consiglio regionale convocata per questa mattina. I due amministratori non hanno potuto presenziare a causa di alcuni impegni istituzionali: alle 13 saranno a Savona per efefttuare alcuni sopralluoghi nel cantiere per la realizzazione della viabilità di accesso al nuovo hub portuale e più tardi si recheranno nel cantiere lungo la statale Aurelia per la rimozione della frana di Arenzano.

“Di fronte alla nostra richiesta di fare una breve sospensione per permettere alla giunta di contattare Giampedrone e ottenere le deleghe – prosegue Salvatore – la vice presidente Viale oppone un netto rifiuto, dicendo che dovremo tutti (cittadini compresi) accontentarci delle risposte scritte”.

“Con questa manovra, Toti & C. sono riusciti ad azzerare in un colpo solo ben 13 interrogazioni e zittire la minoranza su temi cruciali per la nostra regione, come il dissesto idrogeologico, mostrando ancora una volta il loro volto. Alla faccia della democrazia e del rispetto istituzionale. La giunta Toti continua a perdere credibilità”, termina Salvatore.

Gianni Pastorino di Rete a Sinistra rincara la dose: “La giunta regionale ha le ruote sgonfie – polemizza – Dopo la pausa estiva ci troviamo subito in una situazione imbarazzante: Toti e Giampedrone, assenti per motivi istituzionali, si dimenticano di designare i colleghi delegati a rispondere alle interrogazioni che li riguardano”.

“Decurtato pesantemente l’ordine del giorno del consiglio, senza giustificazioni plausibili. Per una giunta che a inizio legislatura dichiarava che avrebbe lavorato anche a Natale, Capodanno e Ferragosto, quella di oggi è una vicenda che scade nel ridicolo. Forse nella testa di qualcuno le vacanze non sono ancora finite”.

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