Nuove vie

Piaggio, i sindaci di Villanova e Finale convocano gli organi di vigilanza: “Ci appelleremo alla Corte dei Conti”

Balestra e Frascherelli vogliono convocare il tavolo di monitoraggio e il collegio di vigilanza previsto dagli accordi

Manifestazione pro Piaggio

Villanova d’Albenga. La convocazione del tavolo di monitoraggio e del collegio di vigilanza previsto dagli accordi. E’ questa la richiesta contenuta in una lettera congiunta firmata dal sindaco di Villanova d’Albenga Pietro Balestra e dal suo collega di Finale Ligure Ugo Frascherelli e inviata a Regione, Provincia e ai vertici e ai sindacati dei lavoratori della Piaggio (oltre che al consiglio dei ministri, alla prefettura di Savona e alla Corte dei Conti della Liguria).

La lettera inviata dai primi cittadini delle città che rispettivamente ospitano e hanno ospitato lo stabilimento della Piaggio hanno intenzione di ricorrere agli strumenti previsti dall’accordo di programma per “richiamare all’ordine” i vertici dell’azienda, che secondo istituzioni e sindacati, avrebbe proceduto con il licenziamento di 132 dipendenti in aperta violazione di quanto previsto dai patti.

“In virtù degli accordi sottoscritti tra i nostri Comuni e la Piaggio Aero Industries regolati dall’articolo 34 del Testo Unico per gli Enti Locali – ricordano Balestra e Frascherelli – la società ha potuto delocalizzare la sua attività industriale in un sito compatibile col proprio piano di sviluppo beneficiando delle speciali procedure concertative previste dalla legislazione nazionale e regionale. Gli accordi intercorsi tra le parti hanno disciplinato in modo dettagliato gli impegni delle rispettive parti ed essi hanno natura contrattuale e vincolante”.

“In particolare, la Piaggio si è impegnata ‘a rispettare le intese raggiunte coi rappresentanti dei lavoratori contenute nel verbale di accordo del 27 gennaio 2015 presso l’Unione Industriali di Savona nonché ad adoperare investimenti coerenti con quanto previsto nel proprio piano industriale; a garantire gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali nell’accordo del 26 novembre 2007’. tali impegni sono stati ribaditi anche nell’ipotesi di accordo del 10 giugno 2016 sottoscritta tra il Mise, la Regione, le organizzazioni sindacali e la società in cui quest’ultima, nel rispetto del piano industriale 2014-2018 che prevedeva la concentrazione delle attività produttive e direzionali presso il nuovo stabilimento di Villanova d’Albenga, si impegnava a ricorrere esclusivamente ad ammortizzatori sociali conservativi”.

Nonostante gli accordi, Piaggio ha proceduto in modo diverso: “Ad oggi tali impegni, ai quali le nostre amministrazioni hanno adempiuto e che (lo si ribadisce) hanno natura vincolante, non risultano essere rispettati e risulta dalle notizie apparse sui media specializzati italiani ed esteri che la società ha dapprima modificato in modo unilaterale il piano industriale a suo tempo presupposto degli accordi pubblici, ma poi ha inteso procedere a ridurre drasticamente il personale, violando chiaramente le obbligazioni contrattuali”.

Da qui la decisione di usare i poteri di controllo previsti dagli accordo: “Al di là della sollecitazione circa l’esercizio dei poteri di intervento, di monitoraggio e sanzionatorio, nonché di quelli sostitutivi che saranno oggetto di specifica e separata comunicazione agli enti competenti – dicono ancora Balestra e Frascherelli – le nostre amministrazioni intendono da un lato procedere alla convocazione del tavolo tecnico di coordinamento e monitoraggio previsto dall’intesa e dall’altro sollecitare l’intervento della Regione Liguria quale soggetto promotore dell’accordo di programma costituendo in mora il collegio di vigilanza previsto”.

E presto potrebbe entrare in gioco anche un altro organismo di controllo: “Le nostre amministrazioni inoltreranno questa richiesta alla Corte di Conti poiché in caso di inerzia si potrebbe configurare il danno erariale”, concludono i due sindaci.

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