Genova. Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Rafik Mezouari, uno dei due fratelli marocchini che nel luglio scorso, a Ceriale, era finito in manette per l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. L’operazione antidroga era finita al centro delle cronache perché era emerso che fosse connessa ad un’indagine per terrorismo.
Il fratello di Rafik, Abdelfettah Mezouari, a causa del materiale che la polizia postale aveva trovato sul suo cellulare e sul suo computer, era infatti stato iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo dal pm di Genova Federico Manotti.
In particolare sullo smartphone di Abdelfettah Mezouari secondo quanto trapelato era stata trovata una foto di un uomo con indosso una cintura da cui escono alcuni cavi elettrici, come una sorta di cintura esplosiva. Sul profilo Facebook, invece, erano stati pubblicati due video ritenuti interessanti dagli inquirenti.
Mentre il filone d’indagine legato alle accuse di terrorismo prosegue a Genova, quello connesso alla detenzione di stupefacenti (in casa dei due fratelli era stata trovata delle cocaina) è di competenza della Procura di Savona. In attesa del processo fissato per novembre, a Rafik Mezouari, difeso dall’avvocato Graziano Aschero, sono stati concessi i domiciliari.