Rapporto

Calano le esportazioni nel savonese: -1,8% nel primo semestre

chimica, analisi

In provincia di Savona l’export ha segnato una flessione pari all’1,8%, sintesi di un aumento delle vendite verso l’area extra-UE (+8,8%) e di una flessione verso i paesi dell’UE (-7,4%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un decremento dell’1,6%. Questi i dati resi noti dal rapporto di Unioncamere sull’export in Liguria nel primo semestre 2016.

in Italia le vendite di beni sui mercati esteri risultano stazionarie rispetto allo stesso periodo del 2015, sintesi di un aumento registrato nelle regioni meridionali (+11,1%) e nell’area nord-orientale (+1,9%) e di un calo nelle regioni insulari (-23,1%), nord-occidentali (-1,6%) e nell’area centrale (-0,4%). Contribuisce positivamente all’export nazionale (per circa un punto percentuale) l’aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata e dei mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dal Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Liguria; per contro fornisce un contributo negativo di oltre un punto percentuale la diminuzione di esportazioni di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sardegna e dalla Sicilia. Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a 23 miliardi e 331 milioni di euro.

La Liguria, che rappresenta solo l’1,7% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una flessione pari allo 0,1%, passando da 3.554 a 3.551 milioni di euro: di questi 1.985 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE (il 55,9% del totale), lo 0,7% in più rispetto al primo semestre 2015, mentre verso l’area comunitaria l’export è calato dell’1%. La bilancia commerciale resta di segno negativo, -188 milioni circa di euro.

Le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 91% dell’export, rispetto al primo semestre 2015 hanno registrato una crescita dello 0,5%. All’interno del comparto manifatturiero, buona la performance dei mezzi di trasporto (+79,1% l’export complessivo, +160% quello verso i paesi extra-UE), degli apparecchi elettrici (+7,7% l’export totale e +6,1% quello verso i paesi Extra-UE) e dei prodotti alimentari (+6,1% l’export complessivo, +4,2% quello verso i paesi Extra-UE). In crescita anche l’export dei prodotti agricoli (+2,8%, +49,5%), mentre subiscono un calo le vendite di prodotti petroliferi raffinati (-33,8%, -37,2%) e dei macchinari (-15,8%, -16,1%).

Per quanto concerne la dinamica verso i mercati UE, al primo posto si conferma la Francia verso cui sono stati esportati prodotti per un controvalore di 383 milioni di euro (+3,8%), il 10% dei quali relativi alla vendita di navi e imbarcazioni; il secondo paese UE di destinazione è la Germania, in calo dell’1,9%, seguita dalla Spagna (-4%). Tra i mercati extra-UE il volume maggiore di vendite è stato verso le Isole Marshall, grazie ad una commessa di navi e imbarcazioni; seguono gli Stati Uniti (-11,2%), l’Egitto (+10,4%) e la Cina (-7,5%).