La reunion

Bolkestein, ambulanti e Donnedamare pronte a scendere in piazza a Roma

Al Governo verrà chiesto un intervento a difesa delle due categorie su cui i grandi gruppi e multinazionali hanno messo gli occhi addosso

spiaggia

Varazze. Manca poco alla manifestazione “Difendi il tuo Lavoro” in programma per il 28 settembre a Roma, in Piazza della Repubblica indetta e voluta dai sindacati autonomi degli ambulanti, che sancirà il definitivo sodalizio tra le due categorie che combattono da anni contro l’errata applicazione della Direttiva Bolkestein, che mette a rischio migliaia di piccole aziende di settore in tutta Italia.

“Donnedamare – afferma il presidente Bettina Bolla, titolare di uno stabilimento balneare a Varazze – raccoglie l’invito e si unirà insieme ai balneari italiani per chiedere al Governo di intervenire a difesa degli attuali concessionari”.

“Il 28 settembre – aggiunge Bolla – porteremo a Roma le richieste di 30 mila balneari e 200 mila ambulanti: il Governo si deve far carico di supportare le nostre ragioni in Europa e finalmente escluderci dall’applicazione di un provvedimento che mette a rischio un intero comparto economico e crea allarme sociale senza precedenti”. Il mancato rinnovo automatico delle concessioni che andrebbero tutte a bando, unitamente alle ormai note intenzioni e ad altre preoccupazioni per la facoltà concessa alle multinazionali ed alle società di capitali di appropriarsi delle piccole imprese minacciate sono le ragioni che ci spingono a manifestare: Donnedamare dice basta al silenzio di questi mesi con lo scopo di sollecitare il Governo a sostenere le ragioni di chi sta difendendo un intero indotto occupazionale che rischia seriamente di entrare in una crisi irreversibile.

“Spero che ogni balneare – continua Bolla – faccia la propria parte; scenda in piazza per far si che vengano rigettate posizioni assolutamente improponibili, contraddittorie e di interesse. La manifestazione, grazie all’invito degli ambulanti, vedrà due categorie unite, le uniche insieme ad edicolanti e ormeggiatori a non essere state escluse dal decreto legislativo 59/2010 che ha recepito la direttiva Bolkestein. L’Italia ha avuto la possibilità di dire No alla Bolkestein ma non lo ha fatto e paradossalmente nessuno ha manifestato un solo alito di dissenso”.

“Il 28 Settembre – conclude la presidente – chiederemo al Governo un intervento a difesa delle due categorie su cui i grandi gruppi e multinazionali hanno messo gli occhi addosso. Ormai abbiamo ben chiaro a chi giova l’affare Bolkestein vogliamo combattere contro chi sta svendendo il nostro territorio, le nostre spiagge e i nostri mercati a detrimento di 30 mila balneari e 200 mila ambulanti”.

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