Basket

Benedusi: Rieti splendida, ma un giorno chiuderò a Pietra

Nicolò Benedusi, ora capitano a Rieti, inizia la sua seconda stagione in A2 e si racconta: buoni propositi, tanto impegno e qualche progetto per il futuro

nicolo benedusi
Foto d'archivio

Pietra ligure. Nicolò Benedusi è stato scelto come capitano della Npc Rieti, società da cui milita già da quattro stagioni: per lui questa è la seconda annata in Serie A2, dopo i buoni risultati passati. Prima del via si è raccontato a Ivg.it, spiegando la sua conferma, la recente nomina a capitano e cosa vorrebbe che il futuro avesse in serbo per lui.

Seconda stagione di A2, quarta a Rieti: come vede il campionato 2016/2017?
Siamo una squadra molto più lunga a livello di rotazioni, più giocatori che possono tenere il campo e questo significherà anche che giocherò di meno. Però siamo più competitivi e molto giovani, c’è tanta voglia di dimostrare cosa sappiamo fare e di confermarci nella categoria. Nonostante l’età, in campo ci sarà anche molta esperienza, perché qui quasi tutti hanno già giocato in A2.

Benedusi giocatore, ma per Rieti ora anche bandiera e capitano.
Sono sempre stato un giocatore amante del gruppo anche fuori dal campo, un “compagnone”, come si dice in gergo. Mi piace stare insieme agli altri. Non sono mai stato capitano, per me questa è una nuova esperienza: farò del mio meglio, ma devo ancora ambientarmi nella nuova situazion e ci vorrà un po’ di tempo .

Con quattro stagioni alle spalle lei è anche il riferimento dello spogliatoio, non solo per il morale, ma anche per l’esperienza. Come vive questo peso?
C’è sicuramente un po’ più di responsabilità, non tanto del campo ma dal punto di vista del morale, del fare squadra, del cercare di stare vicino ai compagni e sostenerli, esortarli. Cercherò di dare qualche consiglio, essendo uno dei più esperti, anche se non so quanto sono davvero preparato a questo ruolo.

Rieti è ormai casa Benedusi, dopo quattro anni: i tifosi l’hanno davvero adottata, anche quest’estate. Com’è essere protagonisti di un’avventura che segue tutta la città?
I tifosi sono stati fantastici, soprattutto quest’anno, tanto che hanno lanciato l’hashtag #nicocapitano ancora prima che firmassi il nuovo contratto: devo davvero ringraziarli. Questa è una città che vive di basket e siamo incredibilmente seguiti: ci sono giornali e tv che trasmettono sempre interviste e partite. Qui il basket è da sempre protagonista e per me è un legame che non mi era mai capitato prima di provare con nessun’altra città.

Il legame con la sua terra prosegue ancora?
Si, certo. La mia famiglia è sempre vicina a me e così gli amici: magari si tratta di qualche telefonata, ma li sento sempre con me. E poi mi piacerebbe tornare in Liguria e chiudere la carriera a Pietra Ligure, magari tra qualche anno, perché intendo rimanere a questi livelli ancora un po’.

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