Il M5S di Varazze intende fare un po’ di chiarezza sulla Tari recapitata in questi giorni ai varazzini.
“L’ avvenuto aumento del 10% circa non è causato dal nuovo regime di raccolta differenziata da poco iniziato, riferendosi invece all’anno 2015. Tale incremento della tassa, a quanto ci risulta, è dovuto in gran parte alla necessità di pagare i nuovi impianti di triturazione necessari per mettere in regola la discarica e non farla chiudere”.
“Il Comune avrebbe potuto almeno provare a imporre al gestore della discarica di farsi carico completamente degli impianti per l’adeguamento della stessa, essendo, secondo noi, un suo obbligo.
Se il gestore non l’avesse fatto, si poteva magari far chiudere subito la discarica in quanto fuori legge e senza colpo ferire, se questo é veramente l’obiettivo del sindaco, dichiarato per giustificare la recente ricerca di spazzatura da ogni dove ( con un oggettivo guadagno per il gestore in cambio di poco o nulla)” aggiungono ancora i pentastellati di Varazze.
“Ricordiamo anche le somme che sempre il Comune, e quindi i cittadini (e non la Ramognina s.r.l ), sta accantonato per la messa in sicurezza dell’area dopo la chiusura definitiva (possibile che neanche questo sia un compito del gestore?)”.
“Comunque, come avvenuto con la passata amministrazione per la costruzione di un altrettanto necessario capannone da 1 milione di euro che impedisse ai rifiuti di fuoriuscire dal perimetro della discarica, il Comune ha preferito subito venire incontro al gestore e farsi carico, questa volta in parte, della spesa che, puntualmente, é ricaduta sulle tasche dei cittadini con la Tari 2016”.
“Nel 2014 avevamo chiesto agli uffici comunali la convenzione tra comune e Ramognina s.r.l.
Ci avevano dato un documento del 1996 che potete trovare nel link a fondo pagina, dove leggiamo all’art. 3 che il concessionario si impegna ad eseguire nel periodo di concessione (quindi ieri come oggi), a sua cura e spese, tutte le opere previste dal progetto approvato…, di quelle previste come prescrizioni in sede di detta approvazione e di quant’altro fosse necessario o prescritto dagli organi di controllo per la messa a norma e per la gestione della discarica”.
“All’articolo 8 si legge che il concessionario sarà responsabile della costruzione, conduzione e gestione a norma di legge…Le leggi cambiano e quello che prima si poteva, dopo può non esserlo più. Ogni azienda sa che succede continuamente. Ora ci chiediamo: é chiaro nella convenzione chi, tra comune e gestore, deve pagare per adeguarsi alle leggi? O no? E’ mai stato chiesto un parere a un avvocato? Se sì, dov’è e come mai non é mai stato spiegato alle persone che si vedono aumentare la Tari, anno dopo anno ?” si chiede ancora il M5S varazzino.
“Per concludere, forse quella sempre seguita é la strada migliore che c’è per evitare giudici e processi oppure forse é sempre mancato il coraggio di andare fino in fondo. In ogni caso, ai cittadini non é mai stato detto o spiegato. Ci hanno sempre detto, invece, che avere una discarica era una fortuna. Per chi, lo lasciamo dire a chi ci legge. Ma un altro forte aumento della Tari, causato stavolta dal costo della raccolta differenziata, ci toccherà nel 2017. Di aumento in aumento, il portafoglio dei varazzini é sempre più vuoto e che in Comune abbiano fatto e stiano facendo nel modo migliore gli interessi dei cittadini, diventa sempre più difficile da credere” conclude il M5S.