Pietra Ligure. Il sangue è vita. E’ per questo che dalle 8 di stamattina un gran numero di donatori si è messo in fila presso i centri trasfusionali dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e del San Paolo di Savona per donare prezioso fluido da inviare alle popolazioni colpite dal sisma che l’altra notte ha devastato il centro Italia.
Già da ieri, l’Asl2 savonese ha deciso di ampliare l’orario di apertura del servizio dedicato alle donazioni di sangue. In questi giorni al San Paolo sarà possibile donare dalle 7.30 alle 13 e al Santa Corona dalle 8 alle 13 (da lunedì a sabato).
Agosto è un mese in cui anche i donatori abituali si prendono un periodo di “ferie” e mettono in stand-by la loro fondamentale attività di solidarietà. Quanto avvenuto l’altra notte, però, ha spinto decine di persone a recarsi nei due centri trasfusionali di Pietra Ligure e Savona e a donare un po’ del loro sangue. Tra loro donatori abituali, ma anche “nuove leve”. E anche tanti turisti.

“Sono donatore dal 1995 – ci tiene a precisare un volontario – Oggi sono venuto per aiutare le persone colpite dal terremoto. Non mi ha chiamato nessuno, sono venuto di mia spontanea volontà per fare un’opera di bene”.
“Ho deciso di venire a donare dopo aver sentito gli appelli – racconta un altro – Quello che possiamo fare noi è questo. Ma a prescindere dal terremoto è importante donare sangue tutto l’anno”.

“Mi hanno chiamato lunedì scorso perché c’era carenza di sangue in gran parte della nostra provincia – racconta un altro donatore – Visto quello che è successo, ho capito che venire in questo caso era ancora più importante”.

Qualcuno, come detto, è alla sua “prima volta”: “Oggi sono venuto per donare il sangue – dice un esordiente – E’ la prima volta che lo faccio. Ma visto quello che è successo, ho deciso di fare qualcosa per cerca di aiutare il prossimo”.

Oltre ai savonesi residenti, si sono mobilitati anche i savonesi “temporanei” e cioè i turisti presenti in Riviera per motivi di vacanza: “Mi chiamo Alessia e sono una donatrice della provincia di Como – dice una villeggiante – Mi sono presentata spontaneamente dopo aver letto gli appelli sui media. Ho deciso di donare anche se sono in vacanza: in questo momento credo sia la cosa giusta da fare e così mi sono presentata”.

“Sono quasi 70 le persone che si sono presentate presso i Servizi Trasfusionali della nostra ASL per donare – conferma con soddisfazione il Dott. Andrea Tomasini, direttore del Dipartimento di Patologia clinica dell’ASL 2 Savonese – Altri 15 si sono sottoposti alla visita di idoneità preliminare. Un ringraziamento va, naturalmente, anche al personale sanitario e agli operatori che si sono resi disponibili a supportare questo afflusso straordinario anche oltre il normale orario di attività”.
E dunque l’esperienza di questi ultimi giorni ha riportato l’attenzione dell’opinione pubblica sull’utilità della donazione e sull’importanza di garantire la sua continuità nel tempo: “Donare con regolarità consente di soddisfare il quotidiano fabbisogno di emocomponenti ma è anche prezioso per alimentare quelle scorte strategiche destinate alle emergenze, come quella del terremoto” conferma il Dott. Tomasini.

Poiché l’affluenza eccezionale di donatori potrebbe causare nei prossimi giorni un prolungarsi dei tempi di attesa, si suggerisce di contattare i Servizi trasfusionali prima di presentarsi in Ospedale, per consentire al personale sanitario di programmare e organizzare al meglio l’attività. Per informazioni su come donare il sangue è possibile contattare i centri trasfusionali dei due ospedali ai seguenti numeri: servizio trasfusionale San Paolo 019 8404400, servizio trasfusionale Santa Corona 019 6232632. Si ricorda che per donare è necessario presentarsi con documento d’ identità e tessera sanitaria.
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