Picconate

Savona, i Verdi contro il masterplan di via Nizza: “Ennesima operazione cementizia nel silenzio”

via nizza savona

Savona. “Avevamo appena finito di dire che votare Battaglia o Caprioglio rappresentava la medesima scelta per la crescita della città e purtroppo i fatti ci stanno dando ragione”. A denunciarlo sono i Verdi savonesi: i portavoce Gabriello Castellazzi e Mirella De Luca ed il consigliere federale Danilo Bruno.

“La Giunta Caprioglio a trazione leghista – accusano – ha presentato in questi giorni al Ministero delle Infrastrutture il piano per il riassetto del ponente cittadino, che era stato praticamente predisposto durante la Giunta Berruti. In esso vengono previsti, tra l’altro, una pista ciclabile, il taglio di oltre duecento posti auto anche per i residenti ma soprattutto, ed è il fatto veramente più grave, in cambio della possibile ristrutturazione di Villa Zanelli, condannata a divenire una sorta di contenitore per asciugamani e costumi (o “museo dell’estate” come piace definirlo al presidente regionale Toti) invece che il museo del Liberty per cui esiste già un progetto scientifico di rilievo, viene dato il via libera a tutte le operazioni edilizie in zona: torri al posto dei cantieri Solimano, spostamento del Lidl, ristrutturazione del Famila… con conseguente aumento delle cubature cementizie e di appartamenti in una città, che vanta ormai un record per le case vuote ed invendute”.

“A questa ennesima operazione cementizia – proseguono i Verdi – si associa il completo silenzio dell’assessore ai servizi sociali leghista ed esperta di co-housing, social housing e quant’altro poiché nulla viene previsto in tal senso nel riassetto delle aree tanto per rammentare che Savona ha al più bisogno di case per i ceti meno abbienti, gli anziani e le coppie giovani, che rischiano sempre più di dover emigrare per trovare una abitazione a prezzi ragionevoli”.

“In questo quadro i Verdi chiamano ancora una volta tutte le cittadine e tutti i cittadini alla lotta per impedire l’ennesimo saccheggio edilizio e l’ennesimo tentativo di privatizzare il nostro mare e le nostre spiagge, consci che una forte opposizione civile e democratica saprà opporsi a questo ennesimo esempio di crescita a base di cemento” concludono.