Responsabilità

Savona, la denuncia di una coppia: “Nonno allontanato dal bar della spiaggia perché troppo anziano”

I coniugi: "I titolari ci hanno detto che loro non possono fare da balia e che avere un anziano nella loro spiaggia è una responsabilità troppo grande”

sole mare liguria
Foto d'archivio

Savona. “Lui vuole solo stare seduto tranquillo a guardare il mare. Non chiede niente a nessuno. Eppure ci hanno detto che non lo vogliono, che non possono fargli da balia perché è una responsabilità troppo grande. Ma forse la cosa davvero troppo difficile è provare un po’ di empatia verso una persona che si trova in queste condizioni”.

C’è rabbia ma soprattutto tanta amarezza nel racconto che un uomo e una donna originari di Torino fa dell’episodio di cui qualche giorno fa è stato protagonista il padre di lei, un pensionato di 87 anni che frequenta assiduamente uno stabilimento balneare della zona delle Fornaci a Savona.

Cinque mesi fa nella città della Mole l’anziano era stato vittima di un terribile incidente stradale che gli ha procurato alcune lesioni permanenti con i quali deve fare i conti ancora oggi. A questo si aggiunge un’altra patologia (precedente) alla vescica. Nonostante questi problemi, l’uomo è perfettamente autonomo, come ci tengono a precisare i suoi famigliari.

Dopo cinque mesi di degenza tra la vita e la morte, l’uomo ha deciso di trasferirsi in riviera per trascorrere un periodo di riposo al mare. Il pensionato ha quindi iniziato a frequentare insieme a figlia e genero uno stabilimento balneare savonese.

Sabato scorso avviene il fatto che ha mandato su tutte le furie i parenti: “I titolari dello stabilimento balneare – spiegano figlia e genero – ci hanno aggredito ordinandoci di liberare il tavolo che il nostro parente occupava abitualmente dicendo che loro non possono fare da balia e che avere un anziano nella loro spiaggia è una responsabilità troppo grande”.

I famigliari sostengono che nulla del genere sia stato chiesto: “Ai baristi non abbiamo chiesto niente, solo di fare il loro lavoro. Non abbiamo chiesto di interagire con il nonno, né di guardarlo. A quello pensiamo noi. Al personale abbiamo chiesto solo di dirci e la presenza del nostro parente seduto tranquillo su una sedia a guardare e consumare regolarmente qualche bevanda il mare poteva creare loro qualche problema”.

L’episodio, ovviamente, ha lasciato l’amaro in bocca alla famiglia: “In questo caso non ci sono state violenze materiali, ma psicologiche, morali e civili sì. E ancora una volta a vivere una situazione di sofferenza e terribile sconforto è una una persona resa vulnerabile dalle proprie deficienze il cui unico ‘male’ è l’essere incline alla gentilezza e alla generosità e aver ricevuto il dono di essere ancora qui sulla terra”.

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