Savona. L’hanno definita la “battaglia d’autunno”. E’ quella grazie alla quale i Verdi savonesi vorrebberp restituire ai cittadini “tutta l’area sottostante il Priamar” (lato porto) che al momento è occupata dall’Autorità Portuale.
“Dinanzi alle pesanti prospettive di duri tagli alle politiche sociali e al rischio di una grave cementificazione del territorio, che accomuna purtroppo in una visione distorta di ‘sviluppo’ il centro destra e il centro sinistra, i Verdi si mobiliteranno insieme a tutte le cittadine e a tutti i cittadini savonesi, alle associazioni e ai comitati affinché venga restituito alla città tutta l’area sottostante il Priamar (lato Porto), che gli strumenti urbanistici (PUC in primo luogo) destinano ad area per attività culturali, sportive e per il tempo libero” spiegano Gabriello Castellazzi e Mirella De Luca, co-portavoci dei Verdi Savonesi, e Danilo Bruno, consigliere federale dei Verdi.
“Oggi questa area è occupata dall’Autorità portuale, che la usa esclusivamente come parcheggio per automobili o altre attrezzature da imbarcare ma noi siamo convinti che essa sia essenziale per una crescita ordinata e civile di Savona. L’Autorità Portuale deve fare un passo indietro in particolare il problema andrà posto al nuovo Presidente sia che scatti o meno la deroga triennale a favore di Savona, sia che il Presidente della Regione voglia giocare o meno come se si trattasse di una sorta di ‘partita a carte’ e non del futuro della nostra città e dell’intera Regione” proseguono i tre esponenti dei Verdi savonesi.
“I Verdi rivendicheranno quest’area con tutti i mezzi di lotta nonviolenta a disposizione affinché essa sia sottoposta ad un concorso internazionale di idee, che abbia però già dei criteri ben definiti ovvero il rafforzamento dei rapporti con il Priamar come continuazione degli spazi di cultura, sport e tempo libero, e su di essa non sia prevista alcuna opera di edificazione privata. Su tali progetti vogliamo poi la più ampia partecipazione e discussione popolare perché si giunga finalmente a realizzare quel modello di governo partecipativo che non piace a centro destra e al centro sinistra cittadini” aggiungono Castellazzi, De Luca e Bruno.
“Savona ha pagato e sta pagando un pesante prezzo alla cementificazione! E’ giunta l’ora di dire basta e di creare le condizioni di una svolta cittadina anche rispetto alle idee avanzate dalla Giunta Caprioglio a trazione leghista” concludono i Verdi.