Pietra L. Sono stati cacciati dal Bed&Breakfast dove stavano alloggiando perché il figlio autistico “disturbava” gli altri ospiti della struttura. E’ la gravissima denuncia lanciata da una famiglia bergamasca che ha visto l’atteso momento delle vacanze estive in Riviera trasformarsi in un incubo.
Ad esternare tutta la sua rabbia è la mamma del ragazzo, Cristina Rizzi, che con il figlio ventunenne e il marito, era arrivata a Pietra Ligure con l’idea di passare cinque giorni tra sole e mare: “Abbiamo prenotato nel B&B specificando che eravamo tre adulti di cui uno autistico e la prenotazione è stata regolarmente accettata. Siamo arrivati in mattinata e poi, verso mezzanotte, la proprietaria mi ha informato che un altro ospite si è lamentato perché mio figlio disturbava. Lui però non stava facendo schiamazzi o urla, non è andato in escandescenza: stava semplicemente camminando con insistenza tra la camera e il bagno e probabilmente la titolare ha sentito i passi”.
A quel punto, secondo il racconto della signora, il gestore della struttura li invitati ad andarsene: “Mi ha detto che se questo è il modo di comportarsi di mio figlio è meglio se domani ve ne andate”. Un invito che la famiglia del ragazzo autistico, delusa e amareggiata, alla luce di quello che era successo, ha raccolto senza farselo ripetere due volte, andandosene via la sera stessa. “La struttura è a pochi passi dalla ferrovia e vicino all’Aurelia e quando mi son sentita dire di disturbo e rumori mi è quasi venuto da ridere…Mi figlio, che ha capito subito la situazione, si è semplicemente arrabbiato e agitato dopo che si è sentito dire certe cose, con l’invito a lasciare la struttura a seguito del suo comportamento, peraltro assolutamente normale”.
“Non voglio fare nessun commento, c’è solo tanta delusione e compassione per queste persone che non sanno vivere con la diversità. Sono veramente giù di morale”.
“Tra l’altro la signora si è scusata il giorno dopo, forse non aveva capito cosa significa gestire una persona autistica: inoltre, nel corso della giornata siamo stati a mangiare in una gastronomia e poi siamo andati in spiaggia in uno stabilimento balneare e nessuno si è lamentato del comportamento di mio figlio, nessuno…Anzi! Anche gli esperti della struttura nella quale è in cura mio figlio possono confermare la sua tranquillità” ha concluso la signora Rizzi.
Ben diversa la versione fornita dalla titolare del B&B di Pietra Ligure, una piccola struttura con due stanze e un bagno e che ha sempre avuto ottime recensioni per ospitalità e accoglienza: “Io non ho cacciato nessuno, loro se ne sono andati dopo una prima discussione avvenuta in serata…Non mi hanno detto delle condizioni del figlio e che era una persona particolarmente problematica. Alla sera, quando sono rientrati, si è posizionato in bagno, con la porta aperta, urlando e pronunciando di continuo frasi ad alta voce, in un andirivieni tra la camera e il toilette…Una situazione davvero insostenibile: la famiglia avrebbe dovuto dirmelo!”.
“In quel momento altri ospiti non erano presenti nella struttura, ma il giorno dopo avevo una prenotazione e ho semplicemente esposto il problema alla famiglia. La madre mi ha detto che non poteva controllarlo, che lui era così…A quel punto le ho riferito di aspettare il giorno dopo per valutare la situazione, loro si sono inalberati ed è iniziata una discussione, alla fine hanno deciso di andar via. Gli ho restituito tutta la caparra, senza far pagare la giornata, e se ne sono voluti andare la sera stessa, senza attendere il mattino successivo. Ripeto che non ho cacciato via nessuno ed ero disponibile a trovare un’altra soluzione” conclude la titolare della struttura ricettiva.