Savona. Una rapina a danno di una commerciante savonese. E’ quanto avvenuto oggi come racconta Roberto Nicolick:
Alle 16 entro nel bar che da decenni serve caffè e cappuccini e piatti, in via XX Settembre a Savona, una anziana signora seduta ad un tavolo piange e si dispera. Conosco la donna, ultrasettantenne, gestisce la cucina del bar.
Mi avvicino e mi informo di quello che è accaduto e la povera donna mi racconta: assieme ad una collaboratrice esce dal bar, intorno alle 11, per recarsi al piccolo discount di quartiere a fare la spesa.
Come è sua abitudine infila le banconote in una tasca del grembiule e si incammina. Non si accorge di essere pedinata da una donna , giovane, con una gonna lunga . Evidentemente la donna che verrà descritta come una Rom è sulle sue tracce e dopo aver studiato il soggetto, passa all’azione.
Arriva alle spalle della vittima prescelta e la avvolge strettamente da tergo con le braccia bloccandola, nel contempo infila la mano nel taschino del grembiule e sfila il fascio di banconote. La signora cerca di divincolarsi ma è anziana e bassa di statura, mentre chi la aggredisce è alta e giovane.
E’ una rapina vera e propria compiuta in mezzo alla gente che non interviene, quindi la Rom si allontana a passai lunghi e ben distesi, solo un ragazzo di colore che siede sempre all’uscita del discount decide di interporsi, di corsa raggiunge la ladra e dopo una breve colluttazione le sottrae il maltolto e lo restituisce alla povera donna.
Inizia la seconda fase, l’anziana signora con la propria collaboratrice decide di non mollare e tallona la ladra, gridando e indicandola alla gente.
A quell’ora le vie dove si è svolto il fatto, via Orazio Grassi, Via xx Settembre e Via Guidobono sono affollate di gente, ma haimè, nessuno dei bravi cittadini Savonesi, interviene a bloccare il crimine in divenire e neppure dopo, a fermare la ladra che si allontana indisturbata e ancora tristemente, nessuno fa una telefonata al 113 per avvisare dell’accaduto. Proprio questa cosa fa disperare la rapinata che forse aveva una qualche speranza di vivere in un mondo leggermente migliore.
Questi sono i fatti nudi e crudi. Le conclusioni sono deprimenti, se ti capita una cosa simile e nessuno interviene significa che viviamo in un mondo di pecore il che ci può stare perchè il coraggio se non ce l’hai non te lo puoi creare dal nulla. Ma queste pecore sono tutte speranzose che il lupo sbrani un’altra pecora e non lei. Questa è la morale triste finché vuoi, ma molto reale.
Roberto Nicolick