Savona. Quattro concitate richieste di soccorso pervenute tutte in pochi minuti hanno costretto le motovedette della guardia costiera a correre in soccorso di numerosi diportisti sorpresi dal brusco peggiorare delle condizioni del mare nella zona compresa tra Loano e Andora. Oggi, infatti, sull’intero Mar Ligure ha imperversato una burrasca a forza 8, con venti dai quadranti meridionali. La tempesta era stata ampiamente prevista dal servizio meteo dell’Aeronautica Militare e comunicata con i bollettini meteomar.
La prima richiesta di intervento è arrivata alle 12.45 circa, quando la motovedetta CP863, coordinata dalla sala operativa della capitaneria di Savona, è partita dal porto di Loano per soccorrere due diportisti in difficoltà tra Albenga e Alassio.
Non appena questa prima imbarcazione è stata messa al sicuro a ridosso dell’isola della Gallinara, la motovedetta è stata dirottata verso un’altra barca a vela di dodici metri con sette persone a bordo (tra le quali cinque bambini) che procedeva con difficoltà verso il porto di Loano.
Dopo aver accompagnato questa unità fino a ridosso del porto, la motovedetta ha ripreso velocemente il mare in direzione di Andora: la sala operativa era stata allertata dalla moglie di uno skipper che, in preda al panico e senza dare indicazioni molto precise sulla propria posizione (“Siamo usciti un’ora fa da Andora”, ha detto la donna), riferiva che la propria imbarcazione stava imbarcando acqua ed era sul punto di affondare.
La motovedetta savonese ha richiesto, per sicurezza, il supporto di un altro mezzo analogo della capitaneria di Imperia, ma dopo una ventina di minuti l’emergenza è rientrata: la CP 863 ha raggiunto nei pressi di Capo Mele l’imbarcazione in difficoltà, con a bordo due adulti e due bambini, e ha provveduto a metterla in sicurezza e a scortarla fino al porto di Alassio.
Contemporaneamente il personale della guardia costiera di Loano è intervenuta via terra alla foce del Centa, dove si era spiaggiata una piccola unità a motore con quattro persone a bordo (tutte molto spaventate, ma illese) che non erano più riuscite a governarla.
Tutto bene quel che finisce bene: ma la scarsa dimestichezza dei diportisti con i bollettini meteo-marini (la situazione odierna, come già detto, era stata ampiamente prevista e descritta) avrebbe potuto creare problemi seri, soprattutto per la difficoltà oggettiva di dover intervenire contemporaneamente su un elevato numero di situazioni di emergenza.



