Savona. Una discussione durata oltre due ore che si è conclusa con un esito inaspettato visto che nessuno, o quasi, dei sindaci presenti e votanti era a conoscenza del cavillo che di fatto ha bocciato la proposta voluta dal sindaco Briano, e sostenuta da 18 sindaci presenti all’assemblea, che voleva il rinnovo in toto dell’attuale cda di Tpl Linea, con a capo il presidente Claudio Strinati.
A risultare determinanti sono stati i voti contrari dei comuni di Bormida, Calizzano, Loano, Nasino, Savona e Toirano ma ancor più le astensioni di Balestrino, Cosseria, Murialdo, Roccavignale, Urbe, Vado Ligure, Varazze, Vendone e Vezzi Portio.
E adesso bisognerà aspettare venerdì 15 luglio quando si riunirà l’assemblea dei soci per capire cosa succederà quando, oltre ai sindaci e alla provincia, ci sarà da ascoltare anche il socio privato titolare del 12% delle quote.
“Dobbiamo prendere atto che lo scenario istituzionale è profondamente cambiato, noi l’abbiamo fatto, ora tocca alla società. Per questo è urgente avere un nuovo piano industriale che prenda atto del fatto che la Provincia sarà esclusa dal futuro assetto societario – ha riferito il presidente della Provincia Monica Giuliano in apertura dell’incontro – E’ fondamentale che gli stake holder si mettano insieme per formulare l’atto di indirizzo che porti alla nomina di venerdì prossimo del nuovo management”.

A rompere gli indugi nella vivace discussione è stato il primo cittadino di Cairo Montenotte, Fulvio Briano: “Il 15 di luglio tutti i soci si riuniranno per partecipare all’assemblea, ovvio che la Provincia essendo socio al 34% di Tpl dovrà fare una scelta molto importante. In Regione si sta discutendo di una modifica del settore, i bacini provinciali saranno il nuovo scenario dentro cui si dovrà muovere la società: in questi anni l’attuale management si è mosso bene, l’azienda ha i bilanci in ordine e per questo la mia proposta è quella di rinnovare l’attuale Cda per il prossimo mandato”.
Questa posizione, con alcuni distinguo, è stata quella più sostenuta dai sindaci presenti, ma tra i più accesi sostenitori della necessità di individuare un percorso diverso ecco il sindaco di Varazze Alessandro Bozzano: “Il problema è più grande di quello che sembra, Tpl è importante e quindi io vorrei parlare della visione d’insieme di quello che sarà il trasporto pubblico locale che rappresenta un elemento fondamentale dello sviluppo della nostra provincia, perché non si può vivere senza trasporto pubblico”.
“Non possiamo dimenticare che ci sono comuni che sono a debito ed alcuni a credito, ci sono comuni che hanno messo i soldi a bilancio e altri che invece non hanno risorse. Quindi dobbiamo capire cosa ha intenzione di fare il comune di Savona con questa nuova amministrazione, e quindi agire sinergicamente. Oggi credo che l’azione giusta sia quella di dare mandato esplorativo al presidente della Provincia assieme al comune di Savona di individuare una situazione strategica finalizzata allo sviluppo della Tpl, visto che noi piccoli soci subiremo le scelte e per questo che dobbiamo chiedere che queste siano condivise. Quindi – ha concluso Bozzano – prima di parlare di nomine è necessario parlare di progetti”.

Per la nuova amministrazione comunale savonese, al debutto nell’assemblea dei sindaci a Palazzo Nervi, ha preso la parola l’assessore Silvano Montaldo che ha parlato di “nozze con i fichi secchi vista la difficoltà, o meglio l’impossibilità della Provincia di onorare i debiti nei confronti della Tpl”.
L’assessore al bilancio del capoluogo ha poi precisato la posizione del Comune savonese quale socio al 24%: ”Impossibile pensare di rinnovare in toto questo Cda, che ha fallito il suo obiettivo come in molti hanno detto oggi”.
Si è così giunti alla votazione sulla proposta di rinnovo delle cariche, bocciata come spiegato in apertura per un cavillo, ovvero il fatto che i voti astenuti o contrari sono stati più della metà dei voti favorevoli, un “pretesto” che ha lasciato stupiti in molti e che lascerà di sicuro degli strascichi pesanti sulla vicenda del trasporto pubblico locale savonese, una partita ancora aperta e tutta da giocare.