Savona. “L’apertura può favorire la conoscenza reciproca e l’incontro tra la persone e rappresenta un elemento di reciproco arricchimento delle comunità”. Così i portavoce provinciali dei Verdi savonesi Mirella De Luca e Gabriello Castellazzi e il consigliere federale Danilo Bruno spiegano le ragioni per cui il movimento è a favore dell’apertura di un campo profughi nel quartiere savoense di Legino.
“I Verdi savonesi si riconoscono pienamente in merito alla possibile apertura di centro di smistamento di migranti nell’area dell’ex campo Ruffinengo a Legino nelle civili parole di don Macchioli, direttore della Caritas diocesana – dicono i tre esponenti – I Verdi savonesi ritengono che ogni occasione debba essere utilizzata per favorire la conoscenza reciproca e l’incontro fra le persone in modo che la possibile ed eventuale nascita del campo di Legino divenga un elemento di reciproco arricchimento delle comunità e non una ulteriore e terribile occasione di scontro”.
“Noi siamo convinti che coloro che giungono da lontano possano anche essere avviati a percorsi di collaborazione e di volontariato che possono assumere una prospettiva positiva ed incoraggiante per l’intera comunità savonese. Crediamo infatti che vada colta la grande disponibilità della Caritas diocesana affinché si apra un confronto positivo a tutto campo nell’interesse dell’intera collettività”.