Pietra Ligure. Liste d’attesa, interventi chirurgici, specialità e personale e soprattutto la salvaguardia e il futuro del Santa Corona e del suo status di Dea di 2^ livello. Sono questi i temi al centro dell’incontro tra il commissario della Asl 2 savonese Eugenio Porfido e i sindaci del comprensorio e riguardanti il futuro dell’ospedale pietrese.
A richiedere l’incontro, avvenuto questa mattina presso la sala consiliare del municipio di Pietra Ligure, è stato il primo cittadino Dario Valeriani, intenzionato a vederci chiaro dopo le voci di un possibile depauperamento dei servizi offerti dal nosocomio.
Il commissario dell’Azienda Sanitaria savonese ha chiarito che “il Santa Corona resterà Dea di 2^ livello e manterrà la sua vocazione traumatologica”. Quanto al nuovo assetto, Porfido ha posto l’accento sulla necessità di cooperazione tra ospedale e territorio, sul ruolo dei centri salute e dei distretti socio-sanitari, nell’ambito di una riorganizzazione che possa alleggerire gli ospedali e favorire servizi territoriali.

“E’ legittimo e comprensibile che i sindaci manifestino una particolare attenzione alle tematiche al presidio ospedaliero di Santa Corona – ha detto Porfido – Ma è altrettanto importante l’attenzione al territorio, alla medicina territoriale di base. L’ospedale è un elemento fondamentale ma deve essere inserito in un contesto”.
Gli ospedali, invece, devono “specializzarsi” nell’ambito di una particolare vocazione e, per quanto riguarda le linee di indirizzo dell’Asl, ha ribadito l’importanza di investire i pochi fondi a disposizione in innovazione.

“Le uniche garanzie che ora possiamo dare sono quelle che sono state riconfermate dalla Regione anche tramite le parole dell’assessore alla sanità – ha aggiunto il manager – Massima attenzione ai presidi, nessuna intenzione di ridimensionare l’attività che viene svolta nei presidi e sui territori. Ma si tratta di trovare nuove modalità organizzative per trovare una sanità compatibile e coerente con le risorse”.
“La riorganizzazione del sistema è inevitabile – ha detto Porfido – Bisogna evitare di chiudersi in campanilismi o altre battaglie ormai datate”.

E circa il progetto del nuovo Santa Corona, Porfido ha sottoscritto quanto già detto mesi fa dall’assessore regionale Sonia Viale: “Agli atti non esiste un percorso organizzato e definito su quella che era l’ipotesi di intervento di nuove realizzazioni all’interno del presidio. Esisteva una volontà che si esprimeva attraverso l’indicazione di qualche scelta tecnica, ma in realtà non c’è uno studio di fattibilità, non c’è un progetto esecutivo e non c’è un piano economico finanziario”. Insomma, dalle parole del commissario Porfido (in scadenza a fine mese) sembra che ormai il progetto del nuovo Santa Corona sia lettera morta.