Loano. E’ probabilmente opera degli hacker del gruppo “AnonGhost” l’attacco informatico avvenuto ieri sera ai danni del sito Internet dell’istituto “Falcone” di Loano.
A partire dalla prima serata di ieri, il portale dell’istituto superiore loanese è stato oscurato e al suo posto è comparsa una pagina contenente diversi messaggi che riassumevano quella che è la “dottrina” del gruppo di pirati informatici, che (secondo quanto dichiarato da alcuni suoi esponenti) combatte con Hamas contro Israele e ha l’obiettivo di portare avanti quella che definiscono la “Cyber Jhiad” e vuole essere “la voce della Palestina”.
Non per nulla, la schermata che era possibile visualizzare ieri sera collegandosi al sito dell’istituto “Falcone” di Loano riportava slogan quali “Free Palestine” (cioè “Palestrina libera”), “Fuck Governments” (che tradotto in modo assai edulcorato significa “A quel paese i governi”) e intimazioni del tipo “These are just some bombs of the resistence”, ossia “Queste sono sono alcune delle bombe della resistenza”.
E poi, in fondo, la rivendicazione: “We are AnonGhost and we are everywhere”, cioè “Noi siamo gli AnonGhost e siamo dappertutto”. In basso, un’immagine tutt’altro che rassicurante: un cavaliere che fa garrire al vento una bandiera nera (che ad occhio pare essere quella dell’Isis, ma più probabilmente è della milizia islamista del Fronte di Al-Nusra) e la scritta “Allah is preparing us for victory”, “Allah ci sta preparando per la vittoria”.
Questa mattina il sito dell’istituto era già stato riportato online, ma di certo l’episodio non lascia tranquilli. Gli attacchi informatici non fanno distinzioni di siti e, quando vengono sferrati, tendono a colpire il maggior numero di portali possibili. L’obiettivo degli hacker non è tanto danneggiare le strutture informatiche, quanto trasmettere un senso di impotenza per la perdita del controllo diretto su un apparato e inculcare nelle vittime vulnerabilità e debolezza.
Nel caso di Loano, però, ciò che colpisce è preoccupa è la scelta di attaccare il sito Internet di una scuola pubblica (quindi direttamente dipendente da quelli che sono i più ampi circuiti multimediali dello Stato) e per di più intitolata ad uno dei campioni della libertà e della legalità come era il magistrato Giovanni Falcone.



