Finale Ligure. “Se ne devono andare a casa”. E’ questo il leitmotiv che ieri sera ha accompagnato l’assemblea del comitato “Parcheggi come da legge”, l’associazione che riunisce i cittadini finalesi “scontenti” della politica dei parcheggi messa in atto dall’attuale primo cittadino e dalla sua amministrazione.
Il comitato (che è nato a maggio e ad oggi conta mille e 340 associati) ha organizzato nella Sala Ricci di piazza Santa Caterina a Finalborgo un’assemblea pubblica per relazionare la cittadinanza circa l’attività svolta in relazione alla problematica inerente il piano parcheggi e su eventuali future azioni da intraprendere. La più rilevante di queste è la convocazione di un referendum consultivo per chiedere ai consiglieri comunali di portare in consiglio una mozione volta a sfiduciare il sindaco Ugo Fraschelli, “reo” di aver elaborato un piano parcheggi fortemente penalizzante per gli abitanti della cittadina rivierasca.
L’assemblea ha visto la partecipazione di una folla di persone furiose nei confronti del Comune: tanti, tra commercianti e cittadini, sono intervenuti per protestare contro il progetto di riorganizzazione degli stalli blu messo in atto dal Comune. Tra i partecipanti anche alcuni membri delle minoranze consiliare, che hanno dato il loro appoggio al comitato e si sono detti pronti a sostenere l’iniziativa.

“Abbiamo deciso di organizzare questa assemblea di concerto con quanti hanno aderito al comitato – spiega l’avvocato Roberto Penello, presidente del comitato – Ci è sembrato doveroso convocarla prima di tutto per aggiornare tutte le persone che hanno aderito al Comitato e anche quelle che per diversi motivi non lo hanno fatto, ma anche e soprattutto per valutare se intraprendere questa iniziativa volta a indire un referendum per chiedere al consiglio comunale di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco”.
Una precisazione importante, però, va fatta: “Questa iniziativa non dipende dal piano parcheggi, ma è dovuta al fatto che questa amministrazione comunale ha ottenuto il consenso promettendo cose che non solo non ha realizzato, ma per le quali poi ha fatto l’esatto contrario. E’ un consenso che è stato ottenuto con l’inganno e ciò non può non influenzare e non inficiare la validità di questa legittimazione a governare”.
Insomma, il comitato non crede più che il piano parcheggi possa essere modificato per andare incontro a quanto evidenziato dal comitato e dagli altri semplici cittadini: “In tutto questo periodo ci siamo sentiti dire un’enorme serie di bugie. Inizialmente la delibera non poteva essere modificata perché il potenziale incasso dei parcheggi era già stato messo a bilancio, ma poi in realtà abbiamo visto che non era così. La delibera è stata modificata diverse volte per aspetti molti marginali con gentili concessioni fatte agli abitanti di Finalborgo con l’obiettivo di dividere la protesta e di indebolirla. L’intento era chiaro. In uno degli ultimi consigli il sindaco ha affermato chiaramente che il piano parcheggi se lo si rivedrà, lo si rivedrà a fine estate. Quindi ha dichiarato di respingere tutte le richieste formulate dal comitato”.

Le iniziative portate avanti finora dal comitato hanno ottenuto il supporto di centinaia di persone: “Finora abbiamo raccolto mille e 340 firme, purtroppo – dice ancora Pennella – Dico purtroppo perché significa che ci sono tante persone scontente. Penso che sia un precedente unico che non ha eguali né a Finale né nei comuni vicini”.
Da qui la decisione di provare a indire un referendum consultivo per sfiduciare il sindaco: “Lo statuto del Comune prevede questa possibilità. E’ bene precisare che noi non chiediamo che venga sfiduciato il sindaco, ma chiediamo che il consiglio presenti una mozione in tal senso”.
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