Lente d'ingrandimento

I carabinieri passano al setaccio le strade della provincia: 36 ore di controlli

Nel mirino le aree e i locali frequentati dai giovani

Controlli dei carabinieri nel finalese
Foto d'archivio

Provincia. Ben 36 ore di servizio, 500 persone persone e 300 veicoli controllati e molte sanzioni per guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di stupefacenti, per la mancata copertura assicurativa, di revisione o con la patente scaduta e perfino alcune denunce per possesso di arnesi da scasso.

Sono questi i numeri del servizio di controllo delle aree e dei locali frequentati dai giovani messo in atto per tutta la giornata di ieri (e soprattutto la notte scorsa) dai carabinieri su tutto il territorio della provincia di Savona.

Stando ad un primo resoconto parziale (i dati si riferiscono al periodo dalla mezzanotte dell’8 luglio alle 7 di questa mattina) anche stavolta non sono mancate sanzioni soprattutto legate all’abuso di sostanze alcoliche o di stupefacenti.

Continuano a verificarsi casi in cui, soprattutto giovani tra i 20 e i 25 anni si mettono alla guida in forte stato di ebbrezza. In tutto sono state elevate 10 sanzioni ad altrettanti automobilisti: di questi, due avevano un tasso alcolemico superiore a 2 punti.

Controlli dei carabinieri nel finalese

In altri casi, i giovani conducenti si erano messi alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Si tratta per lo più di hashish il cui uso, purtroppo, viene considerato “normale” tra i giovanissimi e che alle contestazioni dei militari spesso rispondono asserendo che si “tratta solo di una sigaretta come le altre”. Nel complesso sono stati recuperati 50 grammi di stupefacente, in gran parte recuperati dall’unità cinofila antidroga del nucleo di Villanova d’Albenga impiegata al fianco delle pattuglie.

Nel complesso, considerando che in 36 ore sono state controllate quasi 500 persone a bordo di poco meno di 300 veicoli, il bilancio appare tutto sommato positivo ma i 10 ragazzi che guidavano in stato d’ebbrezza dovranno aspettare alcuni mesi perché gli venga restituita la patente o addirittura, in un caso, rinunciare per sempre alla propria autovettura che è stata confiscata.

Non sono mancate neanche alcune denunce a piede libero per possesso di arnesi atti allo scasso o come in un caso per “possesso ingiustificato di arma” (un italiano pregiudicato 49enne che è stato sorpreso aggirarsi tra gli stabilimenti balneari dell’albenganese nascondendo sotto gli indumenti un coltello a serramanico con una lama da 15 centimetri).

Controlli dei carabinieri nel finalese

Tra i guidatori fermati anche un italiano sul quale “pendeva” una condanna ad un anno di reclusione per delle truffe commesse in Piemonte tra il 2006 e 2007. Fermato per un normale controllo, è stato accertato che doveva essere arrestato per scontare la pena emessa dal Tribunale di Torino nel mese di aprile.

In questo caso è risultato assolutamente efficace il sistema “Odino” in dotazione alle pattuglie dell’Arma e che consiste in un vero e proprio tablet collegato con tutte le banche dati esistenti in Italia e che, in tempo reale, può fornire tutte le indicazioni su un soggetto o su un’autovettura fermata. Addirittura, attraverso la telecamera, fotografando la targa del veicolo è possibile verificare ogni dettaglio (assicurazione, bollo, revisioni e altro).

Anche in merito alla circolazione stradale i controlli sono stati severi e purtroppo in taluni casi continuano ad essere individuati veicoli sprovvisti della copertura assicurativa o addirittura della revisione o conducenti che circolano con patenti scadute. In un caso un automobilista aveva la patente scaduta da oltre 2 anni.