La battaglia

“Buona scuola”, depositate oltre 2 milioni di firme per il referendum

Nel savonese la battaglia contro la legge 107 è stata portata avanti dai Cobas Scuola

aula, scuola, elementari
Foto d'archivio

Liguria. Referendum scuola: depositate alla Corte di Cassazione otre 2 milioni di firme. La consegna delle scatole contenenti le firme raccolte in tutta Italia (in provincia di Savona tra i promotori dell’iniziativa c’erano i Cobas scuola Savona con Franco Xibilia) è avvenuta ieri attraverso i promotori dei quattro quesiti abrogativi di altrettanti punti della legge 107 scritta dal premier Renzi e dal ministro Giannini.

“Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso in tutto il Paese, dove decine di migliaia di attivisti e attiviste hanno portato avanti una campagna di raccolta firme che ha fatto seguito alla mobilitazione straordinaria dell’autunno scorso contro questa riforma” spiegano dal Comitato Referendario Scuola Pubblica.

“La consegna delle firme in Cassazione, inizialmente prevista per il 5 luglio, è slittata di due giorni per il previsto imminente arrivo di numerosi altri moduli, grazie ai quali il numero complessivo di firme ha superato i 2 milioni. Andare oltre sarebbe stato controproducente perché le eventuali nuove firme non avrebbero minimamente compensato le tantissime raccolte su moduli vidimati nei primi giorni della campagna. Come è noto infatti, i moduli vidimati per la raccolta hanno validità tre mesi” aggiungono i promotori del referendum.

“L’ottimo lavoro svolto dai raccoglitori nei banchetti, nei luoghi di lavoro e nelle sedi dei sindacati e dei comitati, riscontrato in questi giorni di controllo e inscatolamento, nonostante le enormi difficoltà riscontrate, fa ben sperare per l’esito finale di questa campagna. Per il momento rimangono la soddisfazione di un traguardo raggiunto e l’immensa gratitudine a tutti i militanti e le militanti che lo hanno reso possibile” concludono dal Comitato Referendario Scuola Pubblica.

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