Sentenza bolkestein

Balneari, Vaccarezza: “Basta scuse dal governo, serve una legge a tutela delle imprese”

Confartigianato: "Colpo durissimo, a rischio oltre 2 mila imprese in Liguria"

balneari regione

Liguria. “Il Governo non ha più alibi: deve mettere a punto una legge che tuteli le trentamila aziende balneari italiane”. Ne è convinto il Capogurppo di Forza Italia in Regione Liguria, Angelo Vaccarezza che oggi, insieme al presidente Giovanni Toti e all’assessore al Demanio Scajola, ha incontrato le associazioni di balneari.

Un confronto fondamentale, arrivato il giorno successivo alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che, bocciando la proroga al 2020 delle concessioni demaniali, crea una gran confusione. Adesso tocca al Governo: “La sentenza è in parte negativa, ma dice anche all’Italia di non mandare più in Europa un provvedimento incompleto – spiega Vaccarezza a margine dell’incontro – obbliga il Paese a prendersi la responsabilità di certificare le concessioni che ai balneari non sono cadute dal cielo, ma arrivate dopo un’evidenza pubblica. Non solo. La sentenza chiede all’Italia di fare un monitoraggio serio delle coste e di decidere come sviluppare concretamente il turismo balneare”.

Insomma, il messaggio del capogruppo di Forza Italia è forte e chiaro: “Da oggi ci sarà l’obbligo per il Governo di varare un provvedimento che impedisca ai concessionari di diventare illegittimi a casa loro. Immediatamente dopo dovrà nascere una legge pensata su presupposti diversi, che conosca qual è la disponibilità del territorio demaniale e che sappia se e come la Bolkestein si applicherà. Soprattutto il provvedimento deve tener conto della nostra realtà, riconoscendo agli imprenditori balneari italiani gli stessi diritti che già sono stati riconosciuti ai colleghi europei, a partire dai trent’anni di periodo transitorio. Poi, se sarà obbligatorio restare nella Direttiva è ancora da dimostrare” conclude Vaccarezza.

“Un colpo durissimo per l’intero settore. Questa decisione va a colpire tutte quelle micro e piccole imprese, spesso a conduzione familiare, che in questi anni hanno investito i propri risparmi nello sviluppo dell’attività e nel miglioramento delle spiagge. Lavoro e fatica spesi anche in un’ottica di miglioramento del territorio, agli occhi dei turisti e dei liguri stessi. Ora, con questa sentenza, circa duemila microimprese attive nel settore rischiano di perdere tutto” dice Gianni Canale, coordinatore Oasi-Confartigianato Liguria.

“Quello che ci aspettiamo è un intervento tempestivo, deciso e diretto del governo italiano in Europa – aggiunge Canale – La Regione ci ha dato il suo sostegno, manifestandolo nel corso dell’incontro odierno con il presidente Giovanni Toti, l’assessore al Demanio Marco Scajola e i consiglieri Stefania Pucciarelli, Franco Senarega e Angelo Vaccarezza”.

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