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Savona, le preferenze: trionfano Santi e Di Padova, ecco i campioni e i delusi

I numeri delle urne "premiano" soprattutto i candidati del Pd, ma il primatista delle preferenze è sempre il forzista Santi

Elezioni 2016

Piero Santi: è lui, ancora una volta, il “re” delle preferenze a Savona. Dopo aver infranto più volte il record assoluto nelle elezioni passate, anche questa volta resta il più votato sotto la Torretta: il capolista di “Vince Savona” porta infatti a casa 779 preferenze.

Dietro di lui, è tutto uno sgomitare di “aspiranti campioni”: alcuni sono riusciti nel loro intento, altri un po’ meno. E altri ancora non sono riusciti ad ottenere nemmeno il voto di un parente, o il proprio: sono il “popolo dello 0”, quelli che non si sono accaparrati nemmeno una preferenza. Andiamo ad analizzare i risultati dell’elezione savonese nel dettaglio.

1. I “CAMPIONI”

Detto di Santi, inarrivabile per tutti, il primato nello schieramento opposto lo ottiene Elisa Di Padova: l’assessore alla Cultura uscente è, in termini di voti, l’erede di Franco Lirosi (ex plurivincitore nel centrosinistra della palma di “più votato”). Per lei 605 voti, a premiare probabilmente il lavoro svolto in questi anni nella giunta Berruti.

Nella sua lista, quella del Partito Democratico, Di Padova ha “battuto” la concorrenza di un altro assessore uscente, Paolo Apicella, che ha comunque ricevuto 458 voti; seguono la segretaria comunale del partito Barbara Pasquali con 284, Giovanni Maida con 260, Andrea Bruzzone con 222, Ruggiero Basso con 213 ed Alessio Artico con 191. Ma più di metà lista (19 su 32) ha superato quota 100. Nelle liste collegate a Cristina Battaglia gli altri “campioni” sono un altro assessore uscente, Sergio Lugaro, primo in “Savona Arancione” con 146 voti (seguito da Giovanni Cavallo con 114) e Marco Pozzo: il leader di Anima Savona ha portato a casa 196 voti, distaccando di molto il “secondo classificato” Stefano Demontis (95 preferenze per lui). Nella lista civica “Battaglia Sindaco” 97 voti per il capolista Andrea Addis, nell’Unione di Centro 84 per Barbara Cipollina.

Tra i sostenitori di Caprioglio a dettare legge, come detto, è Santi. In “Vince Savona” (la lista che unisce Forza Italia, FdI e Ncd) lo seguono staccatissimi Ileana Romagnoli, consigliere uscente, con 197 voti, ed Emiliano Martino (portavoce provinciale di Fratelli d’Italia) con 134. Potrebbe essere proprio lui, in caso di vittoria di Caprioglio, a raccogliere “l’eredità” di Alessandro Parino come alfiere del partito in consiglio comunale (leggi qui). Sopra i 100 voti anche Luigi Bussalai (123). Nella Lega Nord, invece, domina il “vice” di Caprioglio, Massimo Arecco, con 433 preferenze; lo segue a ruota il medico Renato Giusto con 262. Al terzo posto Alfredo Remigio con 160, subito dietro Alda Dallaglio con 114. Nella lista civica, “Caprioglio Sindaco”, si distingue il commerciante Maurizio Scaramuzza, che con 169 voti “doppia” il capolista Franco Perona (“fermo” a 91).

Il primo partito è il MoVimento 5 Stelle, ma soltanto quattro candidati riescono a sfondare quota 100 voti: si tratta dei due consiglieri uscenti, Milena Debenedetti (318) e Andreino Delfino (223), affiancati da Manuel Meles (112) e Anna Maria Turino (108). Nelle due liste collegate a Daniela Pongiglione “spicca” Giampiero Aschiero, che mette insieme 257 preferenze: dietro di lui, staccatissimi, Oliva Mottolo (95 voti in “Savona Bella”) e Doris Zanatta (110 in “Noi per Savona”).

Ultime menzioni per Marco Lima, Paolo Taramasso e Anna Maria Traverso, tutti e tre in tripla cifra in Rete a Sinistra (rispettivamente 249, 176 e 146 voti). Nella lista “Frumento Sindaco” spicca Fabrizio Biale con 110 voti, mentre le preferenze non sorridono al PCL, in cui “vince” Jacopo Molteni (figlio dell’ex assessore) con 9 voti.

Prosegui la lettura a pag. 2: “I delusi”

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