Proseguendo il viaggio nella coalizione, politicamente tocca a Fratelli d’Italia: il primo della lista in questo caso è Emiliano Martino, che però è alla prima esperienza politica mentre è rimasto fuori dalle candidature il vero “pezzo da 90” del partito, ossia Alessandro Parino. Molto probabile dunque che tocchi proprio a lui il posto in giunta: due le ipotesi, o il binomio Turismo-Cultura oppure l’assessorato alla Sicurezza, tema caro al centrodestra e più volte messo al centro della campagna elettorale.
Il posto successivo dovrebbe teoricamente essere dell’Ncd. I rumor di corridoio però in questo caso sono meno possibilisti: bisognerà capire quale peso verrà attribuito al partito nel risultato globale di Vince Savona. Il rischio è che alla fine, tra quote rosa e assessori esterni, il candidato “naturale” Luigi Bussalai resti fuori dalla squadra di governo.
Un posto, salvo terremoti, dovrebbe invece andare alla lista civica. Il primo in termini di preferenze è Maurizio Scaramuzza, che per il suo background potrebbe gestire lo Sport ed eventualmente il Commercio. Caprioglio però, nel corso di un dibattito al Teatro Sacco, a precisa domanda non ha fatto mistero di aver pensato ad un assessorato per il capolista Franco Perona, che a livello di preferenze si è classificato secondo e quindi può a ben diritto sperare nel concretizzarsi di quella promessa.
Nello stesso dibattito Caprioglio aveva anche svelato l’intenzione, nell’ottica di ridurre i membri della giunta, di tenere per sé la delega al Sociale, andando così a riempire un’altra casellina.
Un altro posto, ma qui entriamo nel campo delle congetture, potrebbe essere appannaggio della lista “Siamo Italiani di Savona”: il gruppo di Carlo Frumento è stato l’unico, durante il ballottaggio, a dare un appoggio chiaro e incontestabile alla candidata del centrodestra (Savona Bella lo ha fatto solo in termini di “singoli” e mai come lista), e questo può aver giocato un ruolo chiave nel ribaltare il risultato del primo turno. Una scelta “di fiducia” che potrebbe proiettare Frumento dritto nella squadra di governo: l’ex candidato sindaco è un ingegnere, e potrebbe quindi candidarsi per Urbanistica o Lavori Pubblici.
Abbiamo lasciato per ultima la delega più critica di tutti, quella al Bilancio. Qui non ci sono storie, l’indicazione regionale sembra chiara: si guarderà ad un tecnico, una sorta di “commissario esterno” con le competenze giuste per far fronte ad una situazione che si preannuncia davvero complessa.