Savona. “Oggi desideravo parlare del porto che è il nostro motore economico più importante”. Così Ilaria Caprioglio, candidato sindaco per il centrodestra a Savona, ha presentato l’argomento al centro dell’incontro organizzato questa mattina al Mivida Caffè di corso Italia.
“Credo che sia fondamentale difendere il porto, ma soprattutto difendere i suoi lavoratori. Per questo ho chiesto all’assessore regionale Edoardo Rixi di fare il punto sullo status dell’accorpamento con Genova” ha proseguito Caprioglio.
“Credo sia importante parlare del porto di Savona perché non vorrei che ci trovassimo a non avere più un porto qui” ha esordito Rixi che ha aggiunto: “E’ uno dei principali scali del Paese e del Mediterraneo per le crociere. Ha numeri che gli dovrebbero garantire autonomia e invece è stato messo in discussione”.
“Come Regione abbiamo cercato di razionalizzare alcuni interventi partiti dal Governo per salvaguardare l’autonomia dell’Autorità Portuale di Savona. Oggi il porto di Savona ha tutte le caratteristiche per aumentare i posti di lavoro e ha investimenti per 800 milioni di euro pronti (la piattaforma Maersk in primis). Il nostro obiettivo è che non restino opere incompiute perché si rischierebbe di affossare il porto”.
“Prima di tutto la Regione ha voluto garantire, con una proroga di tre anni sugli accorpamenti, proprio il completamento di una serie di opere che non vorrei venissero messe in discussione” ha osservato Rixi che poi ha parlato anche di ambiente: “Dobbiamo pensare all’elettrificazione delle banchine e ad una gestione del porto che vada incontro anche il turismo. La scommessa è ampliare il settore crocieristico e fare in modo che i turisti possano restare maggiormente in città per arricchire anche gli operatori del territorio”.
“L’elettrificazione delle banchine è un’azione che si deve mettere in campo. La parola potere va eliminata: bisogna farle entro cinque anni, ovvero il ciclo in cui la nostra Giunta concluderà il suo mandato. Il nodo dell’elettrificazione banchine è fondamentale per vari ordini di motivi: uno economico perché se tu non adegui le strutture rischi che il tuo porto non sia più competitivo, visto che il nord è già adeguato in questo senso, e poi c’è l’impatto ambientale che non è trascurabile. E’ stupido continuare ad inquinare quando è possibile non farlo. Certamente serve un sostegno pubblico per questa opera perché non è pensabile che sia solo a carico del privato” ha spiegato Rixi.
Uno degli obiettivi è quello di creare prospettive per i giovani: “Una Regione come la nostra deve iniziare a sviluppare sinergie con il porto: bisogna pensare a scuole di formazione per chi lavora in ambito portuale. Il porto garantirà in futuro tanti posti di lavoro e quindi è fondamentale una sinergia tra Comune, Regione ed Enti Locali” ha precisato l’assessore regionale.
C’è stato anche un riferimento alla logistica che ruota intorno allo scalo portuale: “La scommessa è migliorare il trasporto via ferro delle merci: abbiamo aperto un tavolo a livello nazionale perché ci sono 20 milioni di ‘ferro bonus’ previsti dalla finanziaria 2016. L’idea è di creare un sistema che riesca a collegare con la ferrovia i nostri porti con il Nord Italia, in particolare il Piemonte, ma anche la svizzera. Questa è la visione che una città come Savona deve avere per tornare a produrre reddito e per aiutare i giovani ad avere una prospettiva di lavoro”.
Infine una stoccata agli avversari: “Su Savona ci siamo mossi non perché c’è la campagna elettorale, ma perché questa città merita un ruolo da protagonista e non può essere messa da parte” ha concluso Rixi.