Liguria. Timidi segnali di ripresa economica in Liguria, ma guai a cantare vittoria. Il fatturato è aumentato del 2,2 %, ma non basta ancora per poter dire che la recessione è ormai finita in soffitta. Il report della Banca d’Italia sullo stato di salute della nostra regione è chiarissimo.
Si evince ad esempio nel corso del 2015, anno al quale si riferisce l’analisi, è cresciuta la domanda interna. Sono cresciuti sicuramente i consumi delle famiglie con l’acquisto di beni durevoli fino al 7,7% (su tutti veicoli, con +13,8% di immatricolazioni, ed elettrodomestici).
“Dopo il buon andamento del 2014- sottolinea il presidente della filiale genovese, Mario Venturi- gli investimenti hanno registrato una riduzione del 5% e sono la componente che più ha risentito della crisi e che potrà dare un maggiore contributo alla ripresa dell’occupazione”.
Sull’accumulazione di capitale pesano l’incertezza ancora elevata del contesto macroeconomico e gli alti margini inutilizzati della capacità produttiva. Il settore che più incide nell’economia ligure è il terziario, pari a circa l’80% del prodotto interno lordo, che ha registrato complessivamente un andamento positivo: ha contribuito soprattutto la favorevole stagione turistica con un aumento delle presenze (+5,4% turisti italiani, +7,7% stranieri) e una crescita ragguardevole della spesa dei turisti stranieri, salita di 7 punti percentuali rispetto al 2014, circa il doppio della media nazionale.
Ma non mancano le note negative. Va male l’edilizia, anello debole dell’industria regionale, in cui non si registra il punto di svolta atteso. “Ha mostrato una flessione minore rispetto a quella dell’anno precedente – dice Venturi – ma non abbiamo visto un miglioramento”.
“Vi sono comunque alcuni segnali positivi – dice Venturi- come l’aumento del 30% dei bandi di gara delle amministrazioni pubbliche, grazie soprattutto alla messa in sicurezza del territorio. Registriamo anche una ripresa moderata del mercato immobiliare con le compravendite cresciute del 2,9%. C’è anche la stabilizzazione dei prezzi dopo tre anni di cali ininterrotti”.