Ceriale. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Riad Maroufi, 42 anni, e Kamel Ayari, di 54, i marocchini arrestati domenica dai carabinieri della Stazione di Ceriale e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Albenga con il supporto dell’unità cinofila e dell’elicottero del 15° Nucleo di Villanova d’Albenga nell’ambito del maxi controllo effettuato nell’Area T1 cerialese.
I due nordafricani, che sono stati trovati in possesso di mezzo chilo di eroina, dovranno restare in carcere a Genova Marassi come disposto dal gip Francesco Meloni che questa mattina ha convalidato gli arresti.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Maroufi e Ayari (difeso dall’avvocato Lorenzo Corridori), già arrestati in passato dai militari del Nucleo Operativo per spaccio di eroina, utilizzavano un container come dimora-laboratorio per la loro attività illecita.
Il duo è considerato dagli inquirenti tra i più attivi distributori di eroina nella piana ingauna. Maroufi, tra l’altro, si era già reso protagonista con suo nipote Mourad Maroufi, della “sparatoria” del 4 marzo nel centro storico di Albenga, quando venne appunto arrestato con l’accusa di rissa e detenzione illecita di arma da fuoco. Il nipote finì di nuovo dentro per rapina lo scorso 25 maggio quando, sempre i Carabinieri della Radiomobile ingauna, gli rimisero le manette all’Ipercoop del Centro commerciale “Le Serre”.
L’operazione di domenica si inquadrava invece in una meticolosa e pianificata attività di controllo delle aree dismesse nel cerialese e nell’albenganese. Le informazioni raccolte dai Carabinieri della Stazione di Ceriale, hanno permesso di raggiungere a colpo sicuro i pusher sotto il controllo dell’elicottero affinché monitorasse eventuali fughe di sospetti dall’area setacciata dai cani antidroga.
Il risultato ha portato quindi a scoprire il covo degli spacciatori, il loro laboratorio, a sequestrare una mazzetta di oltre 8.000 euro, di rinvenire un barattolo contenente quasi mezzo chilo di eroina.