Carcare. Anche il Rifondazione Comunista prende posizione contro l’ordinanza anti profughi del sindaco di Carcare Franco Bologna: “L’ordinanza che ha emesso ci indigna. Anche se un Sindaco può essere sottoposto alle pressioni politiche presenti nella sua maggioranza, dovrebbe garantire ai tutti i cittadini le condizioni di vita prive di discriminazioni, preconcetti e pregiudizi”.
“L’ordinanza si basa sull’ipotesi fantasiosa di una correlazione diretta tra il luogo di provenienza e le malattie infettive; questa tesi, che per ora non ha trovato alcuna conferma scientifico/medica, deriva da radicati e falsi luoghi comuni che individuano nell’arrivo di profughi o richiedenti asilo minacce per la salute pubblica. Tutti coloro che entrano in Italia sono sottoposti ad accertamenti sanitari e presi in carico dalle ASL, a garanzia della salute pubblica” precisano Fabrizio Ferraro, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, e Stefano Ressia esponsabile provinciale Enti Locali PRC.
“Da una figura istituzionale, a maggior ragione un Sindaco, i cittadini dovrebbero attendersi, da una parte, la capacità di garantire la convivenza civica di tutti gli abitanti del comune, dall’altra, risolvere e governare i processi di migrazione che ci vedono tutti coinvolti” aggiungono gli esponenti del Prc.
“Se, invece, il Sindaco si fa portatore di paure isteriche ed irrazionali, inevitabilmente accresce il senso di insicurezza nella popolazione, tanto più davanti a numeri di migranti veramente irrisori, se messi in proporzione con i cittadini. Così facendo si alimenta soltanto il populismo, il razzismo e un gratuito odio e questa non può essere la funzione di direzione e guida di un comune da parte del primo cittadino. Per queste ragioni Rifondazione Comunista condivide i comunicati emessi dai comitati provinciali Arci e Caritas che stigmatizzano l’azione intrapresa da Franco Bologna” concludono Ferraro e Ressia.
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