Regione. Martedì 14 giugno in Regione si terrà il tavolo tecnico con i sindacati dei lavoratori della Gsl di Albenga per individuare i percorsi utili al sostegno dei dipendenti attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Lo comunicano gli assessori regionali al lavoro Gianni Berrino e alla sanità Sonia Viale. La data e le modalità del tavolo tecnico sono state concordate e calendarizzate venerdì, in occasione dell’incontro tra la vicepresidente Viale e le sigle sindacali, al quale erano presenti anche gli uffici regionali dell’assessorato al lavoro.
In quella sede, il governo regionale ha comunicato di non voler concedere alcuna proroga all’accordo che la lega all’azienda e che quindi scadrà come previsto il 31 luglio. Lunedì, però, la stessa Regione pubblicherà un bando di gara con rito breve per individuare un soggetto che tenga in piedi il reparto in via provvisoria e fino a che non verrà pubblicata la gara di respiro europeo.
Nei piani della Regione, tale gestore provvisorio dovrebbe essere individuato entro ottobre. Le gare con rito breve, infatti, hanno un periodo di pubblicazione di soli 52 giorni e (almeno nei piani del governo regionale) e pertanto dovrebbe portare alla nomina del nuovo gestore entro il primo ottobre. Questo, ovviamente, al netto di eventuali ricorsi al Tar e successivi ricorsi al Consiglio di Stato che potrebbero far slittare l’assegnazione anche di sei mesi.
Questa operazione sarà portata avanti in attesa della pronuncia del Tar in merito al ricorso presentato dall’azienda. Qualora il Tribunale Amministrativo dovesse dare ragione all’azienda, infatti, Gsl resterebbe “in sella” e quindi tutta la nuova gara verrebbe annullata. Il Tar dovrebbe pronunciarsi entro la metà del mese di ottobre.
Nel frattempo, il destino dei dipendenti è segnato. A fine luglio, come detto, scadrà la proroga. Da quella data e per i tre mesi successivi, i lavoratori resteranno in mobilità. In attesa, come detto, che arrivi ottobre: se Gsl vincerà il ricorso, tutto resterà com’è e i dipendenti torneranno a lavorare nella stessa azienda presso cui hanno prestato servizio finora; se Gsl perderà il ricorso, i lavoratori potrebbero essere riassorbiti dall’azienda che si aggiudicherà la nuova gara della Regione. Stessa sorte toccherà ai chirurghi, che nei tre mesi di fermo andranno però ad operare altrove.
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