Albenga. La procedura di licenziamento collettivo per i 53 dipendenti di Gsl ad Albenga si è ormai conclusa e i lavoratori dell’ortopedia privata ingauna saranno a casa dal prossimo 31 luglio, quando terminerà l’attività del reparto secondo le indicazioni della Regione Liguria.
Un’altra fumata nera quella di oggi pomeriggio negli uffici di via Fieschi nel faccia a faccia con le organizzazioni sindacali di categoria.
“Non c’è stata nessuna soluzione, nessuna idea e nessuna volontà di salvare il posto di lavoro ai dipendenti di Gsl e di questo la responsabilità è in toto della Regione Liguria: da novembre ad oggi come sindacato siamo stati disponibili, ma dall’altra parte abbiamo sempre trovato un muro di gomma” affermano Giancarlo Bellini e Fausto Dabove della Fp Cgil.
Picche anche sul fronte degli ammortizzatori sociali, come spiegano i sindacati: “Ad una nostra richiesta formale ad oggi non c’è risposta e non ci sono quindi garanzie su forme di tutela per i lavoratori che saranno licenziati”.
E anche su quella che potrebbe essere un’ancora di salvezza in prospettiva futura, la clausola sociale prevista nel nuovo bando europeo per l’ortopedia privata ad Albenga (con il riassorbimento dei lavoratori): “Anche su questo non ci sono ancora certezze, di fatto finché non sarà reso noto il bando in tutti i suoi contenuti e non sarà specificata la clausola per riassumere tutti i dipendenti restiamo alla finestra, d’altronde le premesse non sono delle migliori e dalla Regione non arrivano segnali positivi”.
Le stesse organizzazioni sindacali, alla luce dell’ennesimo incontro negativo in Regione, proseguiranno la loro mobilitazione assieme al territorio e ai sindaci dell’albenganese: per lunedì prossimo è stata convocata una assemblea dei lavoratori per discutere delle iniziative da intraprendere sulla vertenza Gsl.
leggi anche

Gsl, Viale: “Il bando seguirà le regole del nuovo Codice Appalti”. Incertezza sugli ammortizzatori sociali
