Finale L. Il Comune di Finale Ligure ha scelto di partecipare al bando Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati 2016/2017.
“A seguito della proposta di collaborazione per la progettazione e gestione del Centro SPRAR da parte della Cooperativa Sociale Arcimedia in merito alla pubblicazione del nuovo bando da parte del Ministero dell’Interno, questa Amministrazione con Deliberazione di Giunta del 17/12/2015 ha deciso di partecipare al bando Sprar 2016/2017 per la coprogettazione in partnership con il Comune di Orco Feglino ed Arcimedia quale soggetto titolato del terzo settore” spiegano dal Comune di Finale.
“Il Ministero dell’Interno con la pubblicazione del bando ha previsto la necessità di incrementare e potenziare ulteriormente il Sistema di Protezione indicendo un avviso per la presentazione di progetti relativi all’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale ed umanitaria e prevedendo a tal fine un finanziamento massimo del 95% dell’intero progetto per due annualità. Gli Uffici Comunali hanno quindi proceduto alla progettazione con Arcimedia tramite la compilazione della domanda di contributo e relativi e dettagliati piani finanziari preventivi, inoltrato la documentazione necessaria al Ministero ad inizio febbraio 2016 (11/02)” proseguono dall’amministrazione comunale.
“Il 31/05/2016 il Ministero ha decretato l’approvazione della graduatoria dei progetti ammessi al finaziamento, tra i quali il progetto da noi presentato valutato con un punteggio pari a 82 posizionandosi al 42° posto su 174 progetti ammessi e restanti 47 non ammessi o non valutati. Il progetto redatto prevede l’accoglienza di 25 giovani adulti presso la Struttura di proprietà delle religiose Figlie di Nostra Signora della Misericordia sita in Piazza Milano 12 con le quali allo scadere della precedente collaborazione prevista ad inizio Luglio seguirà una collaborazione di altri due anni specifica rispetto al progetto SPRAR che l’Ordine religioso ha mostrato di condividere nei contenuti e nelle modalità di realizzazione” aggiungano dal Comune.
“Considerato l’obiettivo principale della riconquista dell’autonomia individuale dei richiedenti lo SPRAR propone un’accoglienza integrata costituita da una serie di servizi minimi garantiti di accoglienza materiale ma anche di mediazione linguistica e culturale, di orientamento ed accesso ai servizi del territorio di formazione e qualificazione professionale, orientamento e inserimento lavorativo, abitativo, sociale e legale, nonché tutela psico socio sanitaria, a cura dell’ente gestore ( che potrà spiegare nel dettaglio..) per il tramite di un’equipe multidisciplinare. Punto di forza del progetto sarà anche la collaborazione con le risorse territoriali, dal volontariato alle istituzionali ( vedi elenco aderenti nella domanda). L’Ente locale è garante dello svolgimento corretto del progetto secondo quanto indicato tramite la stipula di apposita convenzione con l’ente gestore e della gestione relativa agli aspetti contabili e di monitoraggio nei confronti del Sistema Centrale” concludono dall’amministrazione Frascherelli.