Savona. Durante il confronto di ieri sera tra le due candidate sindaco, presso l’arena accanto al Tribunale di Savona, abbiamo voluto (complice l’atmosfera “calda” e un po’ meno formale rispetto al dibattito classico) lanciare un piccolo “gioco” con il quale tentare di simulare l’esito di ballottaggio.
Le due candidate si disputavano i 100 punti percentuali del “risultato finale” in tre modi. Il primo 50% dipendeva dal gradimento del pubblico, che veniva misurato tramite i “mi piace” ai post sulla pagina Facebook di IVG.it; il secondo 25% dai “voti” delle minoranze (presenti nell’arena per porre domande alle candidate in rappresentanza dei rispettivi elettorati); il terzo 25% era legato al rispondere correttamente ad alcuni “quiz” posti dalla redazione in merito agli argomenti trattati. Alla fine il totale avrebbe decretato (giocosamente, of course) un “vincitore morale”, in attesa dell’esito vero, quello di domenica notte.
Per quanto riguarda il gradimento del pubblico, che pesava per il 50% sul risultato finale, l’ha spuntata di poco Cristina Battaglia, che nell’istante in cui è terminato il dibattito aveva racimolato 156 “mi piace” contro i 143 dell’avversaria Ilaria Caprioglio. Percentualmente il risultato si traduce in un 26,09% per Battaglia contro il 23,91% di Caprioglio.
Per quanto riguarda i “quiz” della redazione, il risultato finale è un pareggio. Le due candidate, infatti, hanno risposto entrambe correttamente a una delle domande, quella sull’ammontare dell’ecotassa. Relativamente corretta anche la domanda sulla possibilità del sindaco di sfiduciare il direttore dell’Asl: hanno giustamente affermato che non è tra i poteri diretti del sindaco savonese (in quanto presidente della conferenza dei sindaci), ma non hanno spiegato la procedura grazie alla quale la conferenza può effettivamente richiedere alla Regione la revoca del direttore generale dell’ASL. Male, invece, sulla richiesta di elencare i quartieri di Savona: entrambe sono ricorse all’aiuto dei collaboratori, impiegando molto tempo tanto da essere fermate prima di fornire la risposta. E allo stesso modo, nessuna delle due ha saputo dire per quale reato Savona negli ultimi anni è stata per due volte la prima città in Italia: si trattava delle truffe informatiche. Per questo, sul 25% totale disponibile, decidiamo di assegnare un 8% a testa.
L’ultimo punteggio, un altro 25%, arrivava dalle minoranze: ognuna di quelle presenti poteva assegnare il proprio voto a una delle due candidate, con una proporzione calcolata in base al risultato del primo turno (e quindi alle dimensioni presunte del rispettivo bacino di voti). Il risultato è netto: Caprioglio totalizza l’11,08% (il 6,2% di “Savona Bella” ed il 4,88% di “Siamo Italiani di Savona”), mentre Battaglia non riceve alcun voto (sia Rete a Sinistra che il PCL hanno deciso di non assegnare il proprio punteggio, rispettivamente l’11,32% ed il 2,6%).
Alla fine, dunque, sommando i risultati la vincitrice del “ballottaggio per gioco” è Ilaria Caprioglio, che porta a casa il 42,99% mentre Cristina Battaglia si “ferma” al 34,09%. Decisive, come abbiamo visto, le minoranze che hanno “ribaltato” il voto del pubblico. Soltanto un gioco, ovviamente, lo ribadiamo: anche perché se lo scarto tra i “mi piace” era minimo, analizzando invece i commenti il vantaggio “social” di Battaglia sembra aumentare, e non di poco. In ogni caso, un modo per “infiammare” ancora di più l’atmosfera in attesa della partita vera, quella di domenica. Quando Savona avrà un nuovo sindaco, con un’unica certezza: sarà la prima donna nella storia della città della Torretta.




