Savona. 1237 schede non valide, il 3,93% del totale: eccola, la vera notizia che emerge dal dato elettorale di Savona. Non è il primo posto di Cristina Battaglia, ampiamente preventivabile; non è l’approdo al ballottaggio, altrettanto previsto; non è l’astensionismo in crescita, dato che il trend prosegue da anni e ormai “non fa più notizia”. E’ invece la quantità di schede compilate in modo sbagliato dagli elettori.
Le schede nulle sono sempre esistite, tra l’elettore “arrabbiato” che al posto di votare scrive epiteti ingiuriosi, quello più goliardico che vota il calciatore preferito e l’anziano che fa confusione tra i simboli e le preferenze. Ed è proprio quest’ultima tipologia ad essere aumentata vertiginosamente in questa ultima tornata elettorale: in tanti, troppi hanno tracciato segni nei posti sbagliati.
Due le cause del “pasticciaccio brutto”: il voto disgiunto e la doppia preferenza di genere. Nel primo caso, per votare un sindaco e una lista che appoggiava un candidato diverso era necessario apporre due X, una sul nome del candidato e una sul simbolo; nel secondo caso, era possibile esprimere due preferenze, un uomo e una donna, ma sempre appartenenti alla stesa lista.
Apriti cielo. Il 3,29% degli elettori non ha compreso queste regole (o non ha ricevuto un’informazione adeguata) e, nel tentare di esprimere compiutamente la propria preferenza, ha finito per invalidare la scheda. Qualcuno ha votato una lista e ha espresso accanto una preferenza con un candidato di un’altra lista; qualcuno ha barrato due sindaci (presumibilmente tentando di esprimere un “disgiunto”); qualcuno ancora ha votato un uomo e una donna di due liste diverse.
Un vero e proprio festival di errori che, di fatto, ha creato un nuovo partito, quello delle schede nulle. Che sono tante, davvero tante: 1033. Che sommate a quelle bianche e ai voti nulli, arrivano a quota 1237. Così tante che, se fossero state attribuite a un candidato, sarebbero state in grado di cambiare decisamente le sorti di questa elezione, quantomeno per i candidati minori.