Dall'altra parte

Caprioglio proclamata sindaco, Battaglia: “Ora duro lavoro in opposizione, anche se speravo di fare altro” fotogallery

"Il primo obiettivo è lavorare in consiglio comunale, l'altro è avviare un progetto politico all'interno del Pd"

Savona. Sperava di essere dall’altra parte della barricata e di trovarsi nella “stanza dei bottoni” e invece si ritrova ad essere la forza di minoranza. Ma non per questo farà mancare il proprio impegno.

C’erano anche Cristina Battaglia e i consiglieri della sua coalizione di centro-sinistra questa mattina a Palazzo Sisto a Savona per la proclamazione ufficiale di Ilaria Caprioglio quale sindaco della città della Torretta. Insieme al neo primo cittadino c’erano anche i consiglieri che andranno a comporre il nuovo parlamentino locale savonese.

Nonostante le consultazioni non siano andate come sperava, Battaglia si butterà nella nuova avventura con determinazione: “Oggi inizia il lavoro in opposizione. Speravo fosse un altro ma ugualmente io e mi miei colleghi lo porteremo avanti con grande impegno e grande responsabilità”.

Ieri Fulvio Briano ha rassegnato le dimissioni da segretario provinciale del Pd e ha affermato che per poter ricostruire il partito a Savona occorre ripartire proprio da Battaglia: “Ho ringraziato Briano per le sue parole – dice oggi la diretta interessata – Ritengo abbia fatto un gesto molto serio e responsabile e l’atto corretto per dare il segnale della necessità di ripartire. Io sono qui e non mi sposto di un millimetro”.

Ora, come detto, per Battaglia, il Pd e tutto il centro-sinistra inizia l’inaspettato lavoro in minoranza: “Il primo obiettivo è essere in consiglio comunale con l’impegno dovuto ai tanti cittadini che ci hanno votato. L’altro è avviare un progetto politico all’interno del Pd per recuperare le ‘anime perse’ se ci sono. Il mio primo intento è consolidare quanto fatto in questi mesi”.

Ilaria Caprioglio proclamata Sindaco di Savona

Ma occorrerà anche “riprendersi dallo shock”, per quanto possibile: “Io ho avuto 24 ore in cui ho molto riflettuto. Ma caratterialmente sono molto pragmatica e razionale e non sono sotto shock. Altri sono più turbati. Quando ho fatto questo passo, per me è stata una scelta di vita e non solo politica. La mia vita è cambiata, ho abbandonato il mio lavoro, ho fatto una scelta radicale e nel farlo avevo messo in conto tutti gli scenari possibili”.

Viene da chiedersi (e chiedere) se Cristina Battaglia sia pronta a rifarlo: “Lo rifarei e prima di tutto perché è stata un’esperienza estremamente formativa dal punto di vista politico e in termini di conoscenza dei problemi della città. Ma lo rifarei perché altrimenti non avrei incontrato le persone che ho incontrato in questi mesi. E questo è il bagaglio più bello che mi porterò dietro.”

Subito dopo l’esito del ballottaggio, tra le fila del Pd in tanti hanno fatto analisi e autocritica alla ricerca dell’errore fatale: “Col senno di poi è tutto semplice. Io posso dire di avercela messa veramente tutta. Altri con me hanno fatto lo stesso. Certo, quando si perde evidentemente qualcosa non ha funzionato. Ma dire cosa sia è difficile. Preferisco fare analisi nelle sedi opportune e a mente fredda”.

Per Fulvio Briano, però, la responsabilità è di “qualcuno non ha remato”: “Questo è uno degli elementi – conferma Battaglia – Io penso anche che si sarebbe dovuti partire prima con un’idea di cambiamento più radicale. Non è bastata Cristina Battaglia, serviva anche un cambiamento vero all’interno del Pd nei mesi precedenti alla mia discesa in campo”.

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