Boissano. Lo Stato taglia i fondi e i Comuni devono accendere mutui per provvedere alle spese quotidiane. E’ quello che, a causa della spending-review, è avvenuto nella maggior parte delle città italiane e, in ultimo, anche a Boissano.
Nei giorni scorsi l’amministrazione del sindaco Rita Olivari ha approvato il bilancio di previsione 2016: “Nell’ambito del conto economico – spiega il primo cittadino – abbiamo previsto di accendere un mutuo di 110 di mila euro per finanziare la manutenzione straordinaria del patrimonio del Comune. Tra gli interventi che abbiamo previsto ci sono la sistemazione del tetto del municipio e di una parte della copertura della scuola”.
In questo periodo di “vacche magre”, far quadrare i conti è sempre un problema: “Quest’anno chiudere il bilancio è stato quasi ‘più semplice’ che in passato. Non avevamo il Patto di Stabilità da rispettare, ma c’era il cosiddetto ‘equilibrio dei capitoli’, che consente di spendere soltanto dopo che i fondi sono entrati in cassa. Questo comporta spese più oculate che però forse non piaceranno alla cittadinanza o saranno poco interpretabili da parte della popolazione. Ma si tratta di misure obbligatorie visti i tagli”.
Che non sono indifferenti: “Per fare un esempio, nel 2010 il Comune di Boissano riceveva dallo Stato 510 mila euro di contributi. Quest’anno forse ne arriveranno 130 mila. Questa differenza fa capire quali sono le difficoltà che dobbiamo affrontare nelle spese quotidiane e per la normale gestione del Comune”.