Finito

Balestrino, il consiglio sul bilancio va deserto. De Palo: “Triste epilogo dell’amministrazione Ismarro”

Il capogruppo di "Vivere Balestrino" attacca il sindaco uscente

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Balestrino. Si è conclusa con una seduta di consiglio comunale andata deserta il primo mandato del sindaco di Balestrino Gabriella Ismarro. Durante l’assemblea i gruppi consiliari avrebbero dovuto discutere del bilancio, ma purtroppo ciò non è stato possibile.

Un esito che il capogruppo di “Vivere Balestrino” Flavio De Palo definisce “il triste epilogo formale di un quinquennio fallimentare dell’amministrazione guidata dal sindaco Ismarro. Due consigli in venti giorni con lo stesso esito hanno messo a nudo l’isolamento in cui è finita l’attuale primo cittadino, fatto salvo il fido Saturno (vice sindaco) che pare sia rimasto l’unico a non rendersi conto della situazione”.

“Noi del gruppo ‘Vivere Balestrino’ non abbiamo ritenuto corretto contribuire a tenere in piedi un’assemblea al solo scopo di permettere ai resti della maggioranza di mettere a segno un ulteriore colpo alla democrazia. La surroga della consigliera Zunino a fine mandato dopo aver mantenuto fittiziamente in carica un consigliere che dal primo momento aveva espresso la volontà di dimettersi non partecipando ad alcuna seduta, quando appena pochi mesi prima era stato costretto a sbattere la porta il nostro capogruppo storico Italo Panizza per non subire dopo quarant’anni l’umiliazione di una cacciata per presunta incompatibilità , e questo è solo l’ultimo passo di un percorso che ha nel sistematico travisamento delle norme, della più elementare democrazia, il proprio filo conduttore”.

Prosegue De Paolo: “Questa amministrazione a cui di certo inizialmente non mancavano elementi di competenza e professionalità, ha deluso profondamente anche nel merito, lasciando nel cassetto il Piano Urbanistico Comunale il cui iter era giunto al termine per l’approvazione definitiva già cinque anni fa (e qui la responsabilità è tutta del sindaco, visto che sulla materia non ha delegato alcuna funzione, ma anzi la saccente si era anche nominata responsabile dell’area tecnica)”.

“A ciò aggiungiamo lo scempio fatto nel vecchio Borgo con un piano di messa in sicurezza demenziale che ha comportato svariate demolizioni (e più costoso di quello a suo tempo da noi previsto), lo svuotamento degli uffici comunali a causa delle continue convenzioni con comuni limitrofi anche quando non richieste dalla legge, il perenne ritardo nella riscossione dei crediti, l’abbandono della progettualità di via Morella in cambio di una pavimentazione di via Piemonte che nulla toglie ai disagi degli abitanti del Poggio superiore, i nuovi investimenti nel campo sportivo (47 mila euro di soldi comunali) per rimaneggiare una struttura per la quale nel corso degli anni abbiamo perso il conto dei soldi spesi e al contempo non un euro speso per regolarizzare la posizione del ‘centro anziani’ ancora in attesa di una convenzione con il Comune”.

Per non parlare del Santuario in cui l’unico ruolo del sindaco è stato quello di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ed in ultimo la devastazione del Vecchio Borgo ove è stata realizzata una nuova linea di fognatura e altri sottoservizi per ‘Allacciare poi il Nulla’ senza nessuna previsione per un eventuale futuro recupero dell’antico insediamento”.

“Sostenere di aver realizzato il 90 per cento del programma significa avere una faccia tosta da far invidia ai politici più navigati, a meno che il programma segreto di Gabriella Ismarro (non esplicitato cinque anni fa nel materiale propagandistico) non fosse quello di distruggere quanto iniziato nel decennio precedente, nel qual caso si merita un bel dieci. Alla luce dei fatti accaduti ci auguriamo la fine della ‘Dinastia degli Ismarro’”, conclude De Palo.