Savona. Ha incontrato Lidia all’ospedale San Paolo per sincerarsi sul suo stato di salute, Francesco Zanardi, savonese, da sempre impegnato nel sociale. “Non posso certo dire che stia bene, ma è felice, sorride ed ha decisamente un aspetto diverso”.
“Sono con lei due nostre volontarie e lei è felice non si sente sola. naturalmente sono felice anch’io”, sottolinea Zanardi che aveva denunciato una storia di “ordinaria inciviltà” di una donna, classe 1943, che vive nelle case popolari di Savona: “L’ho conosciuta qualche anno fa quando per strada avevo incontrato questa signora che a fatica portava due sacchetti della spesa, mi faceva tenerezza e mi ero offerto di portarli verso a casa, andavo nella sua stessa direzione. Mi guardava spaventata ed insospettita, poi però aveva accetta il mio aiuto. L’avevo accompagnato fino a casa, mi a aveva detto di essere sola al mondo e così le avevo lasciato il mio numero di telefono”.
“Di rado l’avevo incontrato per Savona – dice Zanardi – fino a qualche settimana fa quando mi aveva telefonato chiedendomi se potevo fare per lei qualche commissione. Una volta in casa e sono stato colto da un conato di vomito per l’odore nauseabondo”. Zanardi si è allora attivato per un ricovero urgente scoprendo anche che la signora ha una trombosi.