Lo sfogo

2 giugno a Savona, Vaccarezza furioso: “Una buffonata, celebrato nel modo più indegno della storia”

Sotto accusa la decisione di far esibire gli allievi di due scuole di ginnastica e musical: "Abbiamo sostituito la deposizione e il Silenzio con canti e balli"

Savona. “Credo che oggi i 70 anni della Repubblica Italiana siano stati celebrati a Savona nella maniera più indegna della storia“. Diretto e senza mezze misure, come suo costume, Angelo Vaccarezza critica aspramente il modo in cui a Savona è stata organizzata la Festa della Repubblica: una celebrazione in Piazza Mameli che, a detta del politico, “assomiglia molto al concerto del primo maggio”.

Sotto accusa finisce la decisione di far esibire, al termine della cerimonia istituzionale, le giovani ginnaste della Polisportiva di Quiliano e gli allievi della scuola di musical e canto “Nati da un Sogno” di Savona. Una scelta fatta in collaborazione con Anteas Savona che, per certi versi, sposa una “linea” nazionale applicata ad esempio anche a Roma: affiancare alla tradizionale cerimonia elementi di “festa” legati al mondo giovanile.

Guarda il video delle esibizioni, in diretta su IVG.it

Una politica che, però, all’ex presidente della Provincia e oggi consigliere regionale proprio non è andata giù, soprattutto per il fatto che al contrario, durante la cerimonia istituzionale, non si sono tenuti due momenti “chiave” come la deposizione della corona di fiori o l’esecuzione del “Silenzio”.

E’ furibondo Vaccarezza, mentre dietro di lui ancora risuonano le note di “Over the Rainbow” cantata da una bambina di 9 anni. “Abbiamo celebrato i settant’anni della Repubblica con una cerimonia di musica e balli – tuona l’esponente di Forza Italia – in cui abbiamo ascoltato Mary Poppins, ma in cui ci siamo dimenticati di deporre una corona al monumento ai caduti di piazza Mameli. Dopo l’alzabandiera non si è deposta la corona, e le note del Silenzio non hanno bloccato la piazza pensando a coloro che per questa repubblica hanno dato la vita”.

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Mentre, secondo Vaccarezza, “il 2 giugno di oggi doveva essere dedicato al maresciallo capo dei carabinieri che a Marsala ieri ha perso la vita perché gli hanno sparato alle spalle mentre in borghese faceva un’operazione antidroga (il riferimento è alla morte del maresciallo Mirarchi, ndr). Abbiamo fatto diventare una cerimonia civile una buffonata“.

“E’ ora che si cambi, in questa città e ovunque – conclude il consigliere regionale – che si torni ai valori, a essere degni di chi ha dato la vita o la rischia quotidianamente, con una divisa addosso, per questa patria. E ci si dimentichi di queste pagine, vergognose e ridicole, di persone che non avendo valori non sanno trasmetterli“.

vaccarezza fiori piazza mameli

E per rimediare alle “dimenticanze”, Vaccarezza, insieme al forzista Pietro Santi e al portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Emiliano Martino, ha deposto lui stesso un mazzo di fiori ai piedi del monumento, spiegando poi le ragioni del suo gesto su Facebook (clicca qui per il video).

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