Andora. Il Tar della Liguria, con una sentenza depositata venerdì scorso, ha annullato una parte del regolamento sulla gestione dell’acquedotto comunale di Andora.
Per la precisione, accogliendo parzialmente il ricorso di un cittadino, il Tribunale Amministrativo Regionale ligure ha ritenuto illegittima una parte dell’articolo 21, quello relativo al pagamento delle bollette, in cui si precisava che “il proprietario dell’immobile è sempre responsabile in solido con l’occupante dell’immobile in quanto il contatore è a servizio dell’immobile stesso”.
Una clausola che era stata inserita nel regolamento comunale nel 2015 attraverso una deliberazione del consiglio comunale (la numero 15 del 31 marzo) di Andora. Ed era proprio la delibera, all’epoca criticata anche dal Pd cittadino, ad essere stata impugnata dall’avvocato Marco Bertolino, il legale del proprietario di alcuni immobili ad Andora che si era ritrovato a rispondere delle bollette non pagate da alcuni affittuari delle sue proprietà. Una situazione che impediva al padrone di casa di far sottoscrivere ai nuovi inquilini un contratto per la fornitura dell’acqua e che lo aveva convinto a rivolgersi al tribunale di Savona. Fino a che la delibera comunale non aveva esplicitato la responsabilità “in solido” tra proprietario ed inquilino, i giudici della sezione civile gli avevano dato ragione, ma dopo il 31 marzo non era più stato così.
Di qui la scelta di procedere con il ricorso al Tar con il quale erano stati impugnati cinque articoli del regolamento e relativi proprio al vincolo solidale oltre che alle modalità di fornitura del servizio. I giudici genovesi hanno però annullato parzialmente soltanto il numero 21 dichiarando non ammissibile il ricorso presentato per gli altri articoli.
Un pronunciamento che, ironia della sorte, non produrrà nessuna nuova modifica del regolamento sull’acquedotto comunale visto che dal 20 maggio la gestione del servizio passerà sotto la società Riviera Acque, come previsto dall’Ato idrico. Da quel momento, di fatto, il regolamento varato dall’amministrazione di Andora decadrà in maniera naturale. Per i cittadini entrerà in vigore la Carte dei servizi del nuovo gestore che sul punto finito al centro del ricorso al Tar precisa che “la morosità pregressa del precedente Cliente non è addebitabile al Cliente eventualmente subentrante che richiede di stipulare un nuovo contratto di fornitura”.
Il pronunciamento del Tar è stato accolto nei corridoi del Comune di Andora con la massima serenità come si evince dalle parole dell’assessore ai tributi e alle finanze Fabio Nicolini: “Credo sia importante sottolineare che il vincolo solidale in caso di insolvenza permane per i nuovi contratti perché il Tribunale ha riconosciuto ammissibile il ricorso solo per la seconda parte di uno dei cinque articoli contestati, mantenendo, peraltro, all’interno dello stesso articolo (già così dal nostro insediamento) l’obbligo di saldare le morosità pregresse prima di poter stipulare un nuovo contratto. La parte di articolo annullata riguarda esclusivamente i contratti vecchi o limitati per morosità sottoscritti prima della modifica del Regolamento”.
“Il vincolo era stato ritenuto necessario dagli uffici per contrastare un vistoso fenomeno di morosità da parte di inquilini che occupavano gli immobili per brevi periodi senza saldare le bollette. Chi non paga, pur utilizzando un servizio, fa danno alla collettività che dovrà coprire anche i costi dei morosi magari subendo un aumento di tariffe. Il Tar, inoltre, ha riconosciuto la bontà del nuovo impianto normativo mantenendo il vincolo di solidarietà tra proprietario e occupante nei nuovi contratti stipulati a partire dall’entrata in vigore del nuovo regolamento e confermando l’obbligo per il proprietario di essere il primo sottoscrittore in caso di nuova utenza e l’unico che deve versare la cauzione iniziale” aggiunge Nicolini.
“Va sottolineato che, al momento del nostro insediamento (fine maggio 2014) abbiamo trovato circa 430.000 euro di morosità dell’acquedotto non incassate negli anni precedenti, di cui abbiamo recuperato comunque i due terzi effettuando i dovuti solleciti e attuando un monitoraggio costante a seguito delle emissioni delle nuove bollette” conclude l’assessore comunale andorese.