Lettera al sindaco

Varazze, la terra del retroporto è “pulita”? Il M5S vuole vederci chiaro

I consiglieri pentastellati chiedono garanzie sulle analisi del suolo relative all'area interessata da un intervento edilizio

retroporto varazze

Varazze. “Cosa c’è sotto la terra del retroporto?”. E’ la domanda che si fa il Movimento 5 Stelle di Varazze che, come si legge in una nota, “vuole far luce su un altro mistero che accompagna l’operazione edilizia del retroporto”.

“La carenza di trasparenza e informazione ai cittadini che avvolge la zona T1 non riguarda, infatti, solo il progetto, i tempi di realizzo e il guadagno sociale che avrà la città da questo importante progetto, ma anche cosa c’è sotto la terra che ha visto attività industriali inquinanti operare per molti anni” spiegano i consiglieri comunali Armida Fazio e Diego Lofrano che hanno scritto al sindaco per chiedere di poter accedere agli atti “in relazione a procedura di verifica screening”.

In particolare, nella lettera inviata a Bozzano, Fazio e Lofrano chiedono, in relazione alla “procedura di verifica screening ex l.r. n. 38/98 relativa al P.U.O. inerente le zone T1 a1, T1c oltre a parte della zona Bs del PUC di Varazze e avviata in data 4 maggio 2009”, “se il Comune abbia effettuato, direttamente o indirettamente, analisi del suolo, con quali modalità e se abbia trasmesso l’esito agli organi competenti; copia delle analisi effettuate all’epoca o successivamente dal Comune o da altri soggetti copia della relazione tecnica descrivente l’esito delle analisi nonché le misure attuate per la preservazione della salute pubblica e ambientale”.