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Tirreno Power, Melis (M5S): “No al carbone, sì al lavoro con energie rinnovabili” fotogallery video

tirreno power genova

Liguria. “Attraverso l’ordine del giorno su Tirreno Power votato all’unanimità oggi in Consiglio regionale, abbiamo contribuito a definire il percorso che ci porterà alla definitiva liberazione della produzione energetica a carbone sul territorio savonese e ligure”. Lo afferma in una nota Andrea Melis, consigliere regionale e portavoce del MoVimento 5 Stelle in Liguria dopo il dibattito di oggi in Regione sulla grave vertenza del sito produttivo di Vado Ligure.

“Non è accettabile che siano i lavoratori a pagare le gravissime violazioni, mancanze e lacune della politica locale e dell’azienda, che ha ignorato negli anni evidenti impatti dannosi sull’ambiente, traendo profitto sulle spalle dei lavoratori e sulla pelle dei cittadini”.

“Ci siamo, quindi, assunti la responsabilità di proporre un percorso che consenta una risoluzione della vertenza attraverso una riconversione decisa verso altre forme di produzioni energetiche rinnovabili e sostenibili. E perciò abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo di lavoro a cui sono chiamati a sedere tutte le istituzioni e le parti sociali, con l’obbligo da parte della Giunta di coinvolgere e informare costantemente le associazioni e i comitati cittadini interessati”.

“Non si possono più ignorare le direzioni chiare assunte a livello europeo, oltreché la nostra netta posizione in tema di politiche energetiche, recentemente ribadita con il nostro Programma Energia, con cui proponiamo il 100% di energie rinnovabili entro il 2050” aggiunge l’esponente del Movimento 5 Stelle.

“Oltre ciò, abbiamo voluto impegnare la Giunta a programmare, anche attraverso gli strumenti finanziari europei come il FSE, percorsi di formazione per acquisire competenze e professionalità nel campo delle energie rinnovabili. Abbiamo, altresì, richiesto nuovamente e ottenuto conferma per lunedì 16 maggio dell’audizione in IV Commissione Ambiente e Territorio della Rete Savonese Fermiamo il Carbone, perché in questa vertenza, ora più che mai, è necessario procedere parallelamente con i due grandi temi: salute e lavoro”.

“Noi pretendiamo che questi due tasselli viaggino di pari passo. Ed è per questo che, se mai sarà presentato un piano industriale, dovrà parlare chiaro e aprire alle energie rinnovabili. Se, invece, l’azienda intende proseguire col carbone, ci opporremo con tutti i mezzi leciti e in ogni sede istituzionale”.

“Abbiamo perso vent’anni di tempo, causa inefficienze della politica precedente di qualunque colore. Ora è tempo di voltare pagina senza tralasciare le precise responsabilità, che spetta alla giustizia ordinaria accertare” conclude Melis.

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