Simulazione di reato

Si fa trovare imbavagliato e legato, ma la rapina è una messa in scena: condannato

Nei guai è finito un 52enne che aveva denunciato di essere stato rapinato: secondo l'accusa voleva solo rubare contanti e gioielli alla convivente

tribunale Savona

Savona. La casa completamente a soqquadro, tutti i contanti e i gioielli spariti e lui trovato dalla convivente imbavagliato, con mani e piedi legati. Un quadro che sembrava lasciare poco spazio a dubbi sul fatto che un cinquantaduenne, Francesco A., fosse stato vittima di una rapina. Invece l’uomo questa mattina è stato condannato ad un anno di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, per simulazione di reato.

Secondo la Procura infatti, il 24 aprile del 2013, Francesco A. aveva inscenato la rapina per mettere le mani su novemila euro della convivente, ma anche sui preziosi che la donna custodiva in casa, nel quartiere Santa Rita a Savona. A scoprire l’inganno erano stati i carabinieri del Norm di Savona, gli stessi davanti ai quali l’uomo aveva presentato denuncia contro ignoti per rapina (“mi hanno aggredito in tre mentre uscivo di casa e mi hanno spruzzato del gas in volto”), probabilmente sicuro di farla franca.

Nel corso del sopralluogo dei militari nella casa della coppia però, nel battiscopa dei mobili, erano stati trovati i soldi e la versione del cinquantaduenne aveva iniziato a scricchiolare.

I successivi accertamenti avevano poi convinto gli inquirenti che l’uomo non fosse stato vittima di nessuna aggressione e di conseguenza era stato indagato per simulazione di reato.