Savona. “Se quelli del ‘No Salvini’ sono quelli dei centri sociali o di quelle manifestazioni lì, penso che il loro atteggiamento nei confronti delle città dica già quello sono. Sono persone che non amano la loro città e la loro comunità e non si capisce bene cosa facciano a Savona“. Sceglie parole molto dure, Edoardo Rixi, per commentare la manifestazione “Savona non si Lega” prevista per domani pomeriggio in aperta contrapposizione al comizio di Matteo Salvini (fissato per le ore 21 in piazza Sisto IV).
Organizzata dal “Rude Club”, spazio sociale autogestito, nella vecchia Darsena, la contromanifestazione ha “costretto” il Carroccio a traslocare quella di Salvini da piazza del Brandale, dove era prevista originariamente, a piazza Sisto IV (qualche ora prima, alle 17,30, nella stessa location,ci saranno anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per una conferenza stampa alla quale parteciperanno il segretario regionale Rixi e il senatore Centinaio). Una opposizione che in realtà era già avvenuta in occasione dell’ultimo comizio, quando gli antifascisti vennero “stoppati” dalle forze dell’ordine in Corso Italia mentre inneggiavano slogan e mostravano striscioni contro il leader leghista, che in quel momento si trovava appunto in piazza Sisto.
Nonostante i trascorsi, però, nella Lega savonese serpeggiano comunque sorpresa e fastidio. “Ogni volta che si cerca di mettere in piedi un comizio che proponga idee alternative al Partito Democratico, o comunque a questo sistema di sinistra, ci si muove con delle contro manifestazioni – tuona il segretario provinciale del Carroccio, Paolo Ripamonti – E’ paradossale come si tuteli la gente che vuole manifestare ‘contro’ piuttosto che quella che vuole manifestare per qualcuno. Devo dire in tutta onestà che le forze dell’ordine e la Questura e tutte le persone impegnate a garantire la sicurezza e la buona riuscita delle manifestazioni stanno facendo tutto quello che è in loro potere. Siamo delle persone di grande civiltà e non vogliamo mettere in condizione i savonesi di avere dei disagi, ma siamo qui per proporre modi per evitarli. Proprio per evitare che i savonesi debbano sgomberare i parcheggi vicino piazza del Brandale, chiudere l’Aurelia, spostare i dehors, abbiamo spostato l’appuntamento in piazza Sisto per manifestare ‘pro’ qualcosa e non ‘contro’ qualcosa”.
Altrettanto indispettito Edoardo Rixi: “Savona è una città che va ricostruita, e quindi ci vuole gente che abbia voglia di lavorare e di metterci la faccia. Questi sembra che abbiano solo voglia di sfasciare le vetrine: mi auguro che ci sia tranquillità perché credo che Savona meriti di essere una città dove è possibile fare un comizio in piazza e scambiare idee in maniera amichevole. Io non ho idee preconcette nei confronti di nessuno, e mi auguro che questi ragazzi capiscano che per migliorare questo mondo non si deve dare libero sfogo alla propria violenza, ma iniziare a pensare di come prendersi cura del loro quartiere e della loro città. Se non condividono le idee di Salvini che si candidino alle elezioni e presentino una loro lista. Nessuno glielo vieta, almeno fino a che Renzi non deciderà di fare anche questo…”.