Coraggio e determinazione

Salti ed evoluzioni sulle rampe con la carrozzina: la varazzina Ilaria Naef è terza ai mondiali di WCMX fotogallery

E' l'unica atleta italiana a praticare il "Wheelchair Motocross": "Vorrei diffondere questo sport, in Italia mancano le strutture per allenarsi"

Varazze. Evoluzioni e salti all’interno di uno skatepark, ovviamente percorrendo rampe di ogni genere, ma sopra una carrozzina. Sembra una pazzia, ma in realtà è una disciplina sportiva che si chiama WCMX (Wheelchair Motocross) e la medaglia di bronzo mondiale, da qualche settimana, è appesa al collo di una ventiduenne di Varazze, Ilaria Naef.

Ilaria, già pluricampionessa italiana di pesistica paralimpica e portacolori della ASD Palextra di Savona, da un po’ di tempo ha deciso di dedicarsi anche allo “skate” in carrozzina.

Si va nei park dove solitamente si usano appunto skate e bmx e si fanno delle evoluzioni. Si va sulle rampe e si fanno dei salti. E’ una mia passione da diversi anni, ma ho potuto svilupparla di più l’anno scorso quando sono stata in Germania per sei mesi per motivi di studio con l’Erasmus” spiega Ilaria Naef, che è iscritta alla Facoltà di Lingue, e racconta: “In quell’occasione ho potuto allenarmi di più perché in Germania ci sono più strutture e poi ho avuto la carrozzina adatta per questa disciplina e quindi ho potuto fare di più”.

Una passione che, allenamento dopo allenamento, ha fatto maturare in Ilaria la voglia di cimentarsi in una competizione vera e propria. Così il debutto è arrivato nella rassegna internazionale: “Due settimane fa sono stata in Texas per fare i mondiali e sono arrivata terza nella mia categoria: un risultato del quale sono molto contenta. Questa è stata la prima gara vera e propria, finora avevo partecipato soltanto a dei raduni” racconta l’atleta varazzina.

Ilaria è stata la prima atleta italiana a partecipare ad un Campionato Mondiale WCMX. A Dallas erano in gara le migliori riders che si sono esibite, di fronte ai giudici e ad un folto pubblico, in due run della durata di un minuto ciascuna, compiendo ogni genere di evoluzioni all’interno del park.

Un’esperienza estremamente positiva per Ilaria che non vede l’ora di tornare in gara: “Adesso c’è una cosa a luglio in California..mi piacerebbe andare ma non sono ancora sicura di riuscirci. In autunno mi trasferisco di nuovo in Germania e lì potrò sicuramente organizzare qualcosa”.

Riuscire a praticare Wheelchair Motocross in Italia, come spiega Ilaria Naef, infatti, non è semplice: “Da noi già lo skateboard non è molto diffuso, figuriamoci se pensiamo al Wcmx. Tra l’altro io sono l’unica che lo fa in carrozzina e quindi non posso nemmeno avere grosse pretese, ma spero di riuscire a diffonderlo. Speriamo che magari a Varazze possano fare qualcosa e venirmi incontro per diffondere questo sport”.

Tra un salto e l’altro in carrozzina, Ilaria non trascura però l’altra disciplina che la vede plurimedagliata: appena rientrata dagli Stati Uniti, è ritornata in palestra per preparare al meglio la Coppa Italia di Pesistica Paralitica in programma il 22 maggio a Sala Baganza (Parma).

“Proprio l’allenamento con i sovraccarichi, adattato sue alle esigenze specifiche, ha permesso a Ilaria di coronare il suo sogno di diventare una wheelchair rider WCMX” spiega il direttore tecnico della nazionale paralimpica di pesistica Sandro Boraschi.

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